Le parole di Horner sullo svantaggio causato dalle bandiere rosse
4 Aprile 2023Il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, si è espresso sul GP d’Australia, con una riflessione sulla variabile creata dalle diverse interruzioni della corsa.
Dopo una prima bandiera rossa, causata da un incidente di Albon nei primi giri, ne è stata esposta un’altra al giro 55, per il ritiro di Kevin Magnussen.
In quel momento Max Verstappen si trovava in testa alla corsa con un ampio distacco e la sua vittoria è stata messa in dubbio da una ripartenza nel finale.

Il 49enne, però, ammette di aver compreso la scelta di non voler terminare la gara sotto Safety Car.
“Penso che ci sia sempre stata una preferenza per finire in condizioni di gara piuttosto che percorrere i restanti giri in regime di Safety Car, ed è stata la cosa giusta da fare.“
Si dice, nonostante ciò, ancora scettico riguardo all’ingiustizia nei confronti di chi è in testa.
“Il problema è che quando sei in testa è una variabile enorme che fa diventare la lotta per la vittoria un po’ una lotteria, perché quando sei primo puoi solo perdere.“
Il Team Principal della Red Bull crede che si parlerà molto a riguardo anche in futuro: “si può solo imparare da queste situazioni.”
A riguardo si è espresso anche Verstappen, che ha affermato che “i giudici si creino problemi da soli.”
Bisogna porsi delle domande
Alla fine la ricerca dello spettacolo ha pagato, ma non totalmente.
Sicuramente abbiamo visto una ripartenza avvincente, emozionante, coinvolgente, ma l’ultimo giro è stato percorso dietro Safety Car.

Non si può, però, pensare di continuare a rendere questo sport sempre più uno show scritto dai direttori gara.
La FIA ha delle domande da porsi e delle risposte da darsi, una volta e per tutte.
Il tempo per arrivare a Baku con le idee chiare e definite c’è, non resta che vedere come verrà sfruttato.
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