WEC | La soluzione di FIA e ACO ai problemi coi sensori Hypercar
28 Aprile 2023Dopo la disavventura di Toyota a Portimao, il FIA WEC adotterà una nuova procedura per il monitoraggio dei sensori.
Nella giornata di mercoledì, FIA e ACO hanno trovato un accordo con i team per quanto riguarda il monitoraggio dei sensori posti sulle Hypercar, e tanto discussi in Portogallo.
Alla 6h di Portimao, infatti, la Toyota #7 ha manifestato un problema di comunicazione dati tra il sensore e la FIA, cosa che ha costretto la Direzione Gara ad esporre bandiera nero-arancione alla vettura che si è subito fermata ai box.
La sostituzione del gruppo sospensione sinistro, è costato all’auto nipponica ben 11 minuti, tradotti poi in 6 giri di ritardo dalla vettura gemella che era leader, e costringendo di fatto la #7 ad una disperata rimonta.
Ovviamente, non andando a compromettere le prestazioni in gara, Toyota ha richiesto a gran voce di poter proseguire la corsa e di non sostituire il sensore, ricevendo tuttavia riscontro negativo dalla Direzione.
Non solo, lo stesso problema era comparso anche sulla Peugeot #94 a cui, però, era stato permesso di rimanere in pista in quanto il sensore, posto in modalità “default”, aveva continuato a trasmettere i dati alla FIA.
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la possibilità o meno di rimanere in pista e non sostituire il sensore, sarebbe da imputare al tempo stesso di gara, in quanto la FIA e l’ACO avrebbero richiesto i dati di almeno due stint, cosa che, pertanto, ha permesso alla Peugeot di proseguire, in quanto il problema sulla #94 si è manifestato a circa metà gara.
Grazie a quanto accaduto, la Casa del Leone ha ricevuto dalla Direzione la possibilità di impostare il sensore su “default”, consentendo comunque un flusso di dati, seppur non completo.

La soluzione di FIA e ACO
Su pressione dei team, la Federazione ha emanato nuove direttive, che permetteranno quindi alle vetture di correre con il sensore in modalità “default” o “back-up”, qualora il problema si ripresentasse, scongiurando il rischio di pit-stop non voluti.
“Ci siamo trovati velocemente d’accordo con FIA ed ACO sul fatto che si dovesse cercare velocemente un modo per evitare di fermare le auto quando succedono queste cose” ha spiegato Pascal Vasselon, Direttore Tecnico di Toyota Gazoo Racing.
“L’incontro è stato costruttivo sul come le nuove procedure potranno migliorare la situazione e rendere comunque possibile la raccolta dati in modalità ‘default’“.
La scelta della Direzione Gara di fermare la Toyota #7, è da ricercare nel fatto che il sensore di coppia risulta essere una componente estremamente importante, in quanto si occupa di inviare alla FIA i dati realtivi a potenza ed energia untilizzata negli stint.
Tali parametri, vengono poi impiegati per determinate il Balance of Performance di ogni auto della categoria, pertanto, un mancato flusso dei dati, comporta per la Federazione un grosso ammanco.
Tuttavia, i sensori di coppia, non sono gli unici ad occuparsi di dati vitali per gli organizzatori, in quanto ce ne sono molti altri che concorrono al corretto passaggio dei numerosissimi parametri che scaturiscono da un’ Hypercar.
I sensori installati sui semiassi anteriori delle vetture a quattro ruote motrici, ad esempio, si occupano di imporre il divieto di controllo della coppia, possibile con un sistema ibrido sull’asse anteriore, che andrebbe a svantaggiare eccessivamente le LMDh a trazione posteriore.
Vien da sé, dunque, come la situazione non possa essere risolta in maniera troppo superficiale, pena la mancata equità fra le vetture e la compromissione di tutti quei fragili meccanismi che compongono il Campionato.

Quale sarà il sensore soggetto al provvedimento?
Vasselon, non ha voluto entrare troppo nei particolari, e si è limitato a suggerire che il back-up riguarderebbe il sensore che misura la potenza sull’albero di ingresso del cambio.
“Abbiamo una ridondanza, che è l’albero di ingresso del cambio, quindi abbiamo l’uscita del motore. L’impegno è quello di utilizzare al meglio i dati disponibili. È importante che il funzionamento in modalità ‘default’ non offra alcun vantaggio in termini di prestazioni. Queste, semmai, dovranno in qualche modo essere ridotte, ma non di molto”.
Dai dati di Portimao, emerge inoltre che la Peugeot #94 di Duval-Menezes-Muller, è stata rallentata, in quanto il team ha cercato di mantenerla entro la curva di coppia prescritta, nonché all’interno del range di energia per stint decisa dal BoP.
Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport, ha detto a riguardo: “Abbiamo dovuto mettere a punto la vettura per mantenerla legale a seguito del guasto di Portimao. Spetta ai team garantire che una macchina che funziona in modalità ‘default’ rimanga all’interno dei parametri stabiliti dal BoP“.
“Dobbiamo sviluppare le nostre soluzioni per supportare i sensori in caso di guasto. Parte del lavoro che possiamo fare da parte nostra, è di assicurarci che da ciò che impariamo sui nostri sensori virtuali, possiamo far funzionare tutto nelle condizioni di massima prestazione quando accade, cosa che non è avvenuta a Portimao“.
Sensori difettosi?
Allo stato attuale delle cose, non è dato sapere se il guasto avvenuto sulla Toyota e la Peugeot durante la 6h di Portimao, fossero collegati.
Jansonnie ha confessato di essere ancora in attesa di una risposta in merito da parte del Costruttore, di cui né la Casa del Leone che quella del Sol Levante hanno rivelato il nome.
Tuttavia, è noto da tempo che l’azienda fornitrice dei sensori è la MagCanica, impresa californiana che ha pubblicizzato la sua partnership con il Campionato WEC.
Da quando le vetture LMH hanno debuttato nel 2021, i guasti di Portimao sono stati i primi a verificarsi durante un weekend di gara nel WEC, sebbene Pascal Vasselon abbia confermato che problemi simili si siano già verificati in passato durante i test.
