Honda con Aston Martin a partire dal 2026?

Honda con Aston Martin a partire dal 2026?

11 Maggio 2023 0 Di Sebastiano Vanzetta

Le voci di un sodalizio tra Aston Martin e Honda come motorista a partire dal 2026 si fanno sempre più concrete.

I giapponesi, si sa, sono strani. Un giorno si buttano a capofitto su un progetto, e l’altro si ritirano senza apparente motivo. A fine 2021, Honda ha deciso di abbandonare il panorama della F1, dopo aver vinto il mondiale piloti assieme a Red Bull con Max Verstappen. Una decisione che ha lasciato tutti di stucco e che ha lasciato il team di Milton Keynes appiedato, anche se poi ha ottenuto il supporto per continuare a gestire la Power Unit giapponese anche dopo l’abbandono in veste ufficiale della casa nipponica fino al 2025.

Ad Hamamtsu, però, hanno deciso di ritornare sui propri passi, e dunque dal 2026 Honda sarà nuovamente motorista ufficiale in F1. Un motore che, per ora, non ha una macchina da animare, visto che Red Bull inizierà una partnership con Ford. Bisogna dunque cercare altri lidi, e in Giappone hanno messo gli occhi su un team in particolare: Aston Martin.

Nuove regole, nuove partnership

Nel 2026 scatteranno le nuove regole per le Power Unit, e Honda, seppur fuori dalla F1, non ha mai smesso di partecipare alle riunioni tecniche per il nuovo regolamento, lasciando che un piccolo gruppo di ingegneri lavorasse al nuovo propulsore pur senza la certezza di entrare come motoristi.

Honda, che a suo tempo ha deciso di concentrarsi sul reparto automotive, ha trovato nelle nuove regolamentazioni nuova linfa da portare anche sulla produzione di serie, dove si pensa che la maggiore elettrificazione delle Power Unit potrà dare una spinta alla tecnologica delle auto di serie nel campo delle “emissioni zero”. Honda ha quindi deciso di tornare in auge, ma il problema resta uno: con chi?

Tramontata l’idea di riprendere in mano la partnership con Red Bull, Honda ha sondato il terreno per altri team, tra i quali Williams e McLaren, con quest’ultima che quest’inverno ha cercato di iniziare una discussione in merito. Ma c’è un team, tra tutti, che sta cercando di svincolarsi da Mercedes per diventare più autonomo e che si è inserito tra i top team.

Stiamo parlando di Aston Martin, la sorpresa di quest’anno. Il team di Lawrence Stroll ha concepito, grazie alla mente di Dan Fallows, una vettura capace di insidiare Ferrari e Mercedes, e con Fernando Alonso, è riuscito a conquistare ben 4 podi nelle prime 5 gare dell’anno. Una situazione che sta ingolosendo parecchio i vertici Honda, che stanno seriamente pensando al team con sede a Silverstone per il 2026.

Situazione Win-Win?

Dal punto di vista di Aston Martin, la situazione è ghiotta. Già nei mesi scorsi era trapelata la volontà di Lawrence Stroll di svincolarsi da Mercedes, con l’obiettivo in vista del 2026 di assicurarsi un motorista che potesse concentrare i suoi sforzi sul team “verde” per puntare ancora più fortemente al successo. E con Honda potrebbe essere la situazione giusta per puntare ad essere un top team affermato.

Per i giapponesi, invece, una partnership con un team in crescita rappresenterebbe sicuramente una chance di affermarsi nuovamente vincendo magari delle gare e pubblicizzare il proprio prodotto attraverso dei buoni risultati come successo con Red Bull.

Nodi da sciogliere

Ci sono però dei nodi da sciogliere. Il primo è il nome del team: è difficilmente immaginabile che Aston Martin possa accettare che la propria squadra e vettura possa chiamarsi Aston Martin Honda, affiancando al proprio brand quello di un altro costruttore importante. Una soluzione potrebbe essere quella di rinominare la Power Unit con il nome di un altro brand non automobilistico, come fece a suo tempo Porsche con McLaren che rinominò il motore TAG.

Honda, dal canto suo, ha prima bisogno di capire cosa avverrà in futuro all’interno del team. In giappone non vogliono tornare a lavorare con Fernando Alonso, visto il burrascoso passato in McLaren e il famoso “GP2 Engine“, anche se è difficile credere di poterlo vedere ancora in griglia nel 2026.

L’altra questione è quella di una probabile vendita del team. Essa, probabilmente, frutterebbe a Lawrence Stroll più di quanto può fruttare un team nelle zone alte di classifica. E bisogna considerare, inoltre, che se Lance Stroll, il figlio, dovesse continuare di questo passo, il padre potrebbe prendere seriamente in considerazione l’abbandono della F1 visto che gli ingenti investimenti nella carriera di Stroll non sono stati ripagati a dovere.

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