Come fare il setup di una vettura di F1 a Monaco?

Come fare il setup di una vettura di F1 a Monaco?

23 Maggio 2023 0 Di Sebastiano Vanzetta

Monaco è Monaco, unico nel suo genere sia come tipologia di tracciato che come weekend di gara. Ma è unico anche nel setup.

Il Gran Premio di Monaco è un unicum all’interno del calendario della F1. La gara monegasca è ben diversa da tutte le altre, data anche la tipologia del circuito che, seppur di questi tempi non manchino i tracciati cittadini, rimane unico al mondo.

Qui, più di altre piste, conta il pilota, soprattutto in qualifica. Ma è anche importante avere, oltre ad una vettura che possa sposarsi con le caratteristiche del Principato, anche il giusto setup della monoposto. Vediamo come!

Efficienza non ti conosco

Se nei normali circuiti il lavoro, soprattutto durante le prove libere, è trovare il giusto equilibrio tra carico ed efficienza aerodinamica, ossia un setup delle ali che non vada a penalizzare né il downforce né la velocità sul dritto, a Monaco la parola “efficienza” scompare dal vocabolario per fare posto ad un full downforce.

I team, quindi, puntano al 100% sul carico aerodinamico per evitare, soprattutto in uscita di curva, che la vettura non abbia trazione a sufficienza e pattini, perdendo tempo prezioso. Importante anche avere il giusto carico per non andare in sottosterzo, soprattutto in curve strettissime come al tornantino, alla zona del Portier o la Antony Noghes.

L’importanza della meccanica

Questo però non basta per percorrere al meglio il tracciato. Ci vuole anche il giusto telaio e la giusta messa a punto del sistema sospensivo, per andare a cercare il massimo grip meccanico, l’ingrediente più importante di un buon giro a Monaco.

Non solo, si gioca anche con le altezze da terra. I cambi di pendenza, soprattutto tra primo e secondo settore, obbligano i team a non abbassare troppo le vetture. In zone come il Mirabeau, ad esempio, se una vettura è troppo bassa si rischia, con il cambio di pendenza, di toccare l’asfalto con il fondo, andando incontro a probabili perdite di aderenza che nel peggiore dei casi significano finire a muro.

Dicevamo prima delle sospensioni. Esse sono molto importanti in circuiti tortuosi come questo, e soprattutto nei cambi di direzione è necessario avere delle sospensioni anteriori elastiche, in modo che la vettura risulti più precisa alla guida in punti come la Chicane del Porto o alle Piscine.

Photo LiveMedia/Julien Delfosse / Dppi/DPPI , Principality of Monaco, May 27, 2022, Formula 1 Championship F1 – MONACO GRAND PRIX 2022 Image shows: 55 SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari F1-75, action during the Formula 1 Grand Prix de Monaco 2022, 7th round of the 2022 FIA Formula One World Championship, on the Circuit de Monaco, from May 27 to 29, 2022 in Monte-Carlo, Monaco LiveMedia – World Copyright

Da non sottovalutare poi la messa a punto dei differenziali. Soprattutto in uscita di curva, è necessario avere dei settaggi che permettano alla vettura di scaricare correttamente a terra tutta la potenza del motore senza incappare in pattinamenti, assicurando il massimo livello di trazione. Per fare questo si va a “bloccare” il più possibile il differenziale. Ciò permette di minimizzare la differenza di velocità tra ruota interna e ruota esterna massimizzando il grip. Occhio però a non bloccarlo troppo per evitare improvvisi “snap”.

Sensibilità

A Monaco, i piloti frenano per il 21% del tempo sul giro. Non è molto, ma bisogna ricordarsi che la pista è corta e che comunque le staccate, pur non impegnative, risentono di un impianto frenante che potrebbe non raffreddarsi a sufficienza, visto che bisogna frenare in quasi tutte le curve.

Bisognerà avere dunque un impianto frenante efficiente al massimo. Non solo, si tende inoltre ad allungare un po’ la corsa del pedalde del freno per restituire al pilota maggior sensibilità in staccate come la Sainte Devote ed evitare che arrivi al bloccaggio.

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