I promossi ed i bocciati del weekend di F2 in Austria
4 Luglio 2023In un weekend abbastanza travagliato e caratterizzato da spiacevoli eventi esterni, la Formula 2 ha regalato grande intrattenimento e non sono neanche mancate le sorprese. Andiamo a scoprire i top e flop di questo weekend in Austria.
Top numero 1: Richard Verschoor

Richard ci è riuscito. Van Amersfoort ci è riuscita. In una stagione che per ora si è rivelata molto positiva, Verschoor riesce a strappare la vittoria dalle mani di Vesti e Iwasa nel finale della feature race, anche grazie ad un pizzico di fortuna dato dalla VSC causata da Leclerc. Da non dimenticare anche la grandissima difesa sul giapponese all’ultimo giro, che gli garantisce la presa della bandiera a scacchi. Primo successo in stagione, prima vittoria in F2 di VAR e successo dedicato all’amico Dilano, tragicamente morto a Spa il giorno prima.
Un giorno da ricordare (in parte).
Top numero 2: Oliver Bearman

Brutta qualifica? Nessun problema se ti chiami UomoOrso. Ollie compie una rimonta fantastica e da anche spettacolo. Alla ripartenza della Virtual Safety Car compie 2 doppi sorpassi da paura, sbarazzandosi prima di entrambe le PHM di Benavides e Nissany e poi nel giro successivo anche entrambe le Carlin di Maloney e Fittipaldi. Il tempo per passare Pourchaire c’è? Eccome se c’è! Ollie non si fa pregare e passa anche lui, per poi arrivare al traguardo 5°. Sul secco si deve ancora migliorare molto, ma in gara il prestigiatore britannico non delude mai.
Che spettacolo!
Top numero 3: Hitech

La Hitech compie un capolavoro al sabato: in una gara che presentava condizioni molto insidiose e l’incognita tra gomma slick e da bagnato, il team fa una grandissima strategia e monta le slick sia a Crawford, che ad Hadjar. Il risultato è da sogno: vittoria di Crawford e 4° posto per Isack, che poi viene classificato 3° dopo la squalifica di Novalak. Alla domenica, poi, portano a casa altri 4 punti con l’8° posto di Jak, coronando un weekend davvero molto positivo.
Pazzi furiosi.
Top numero 4: Ayumu Iwasa

Anche Ayumu, come Bearman, non passa un gran venerdì, ed è infatti costretto a partire nelle retrovie. Dopo un sabato abbastanza incolore, e fuori dalla top 10, alla domenica si fa notare sin dai primi giri: infatti alla fine della prima tornata è già a ridosso dei primi 10. Per il resto della corsa, Ayumu ha un grandissimo ritmo, e anche grazie alla VSC finale arriva poi a giocarsi la vittoria con Verschoor, che manca per pochissimi decimi. La rimonta però è davvero notevole, infatti da 16° arriva 2° e guadagna tantissimi punti su Pourchaire, ora distante solo 4 lunghezze.
Che peccato!
Top numero 5: Frederik Vesti

Non avrà ottenuto il massimo del risultato, ma Frede si può comunque ritenere, in un certo senso, soddisfatto. Al sabato forse non compie la migliore delle scelte, montando le gomme da bagnato, ed arriva fuori dai punti, ma si tiene comunque lontano dai guai. Alla domenica domina in lungo ed in largo, ma la sfortuna della Virtual Safety Car lo porta a perdere una vittoria certa. Nonostante ciò, arriverà a Silverstone da leader indiscusso del campionato.
Comodo.
Menzione onorevole: Clément Novalak

Diamo a Clément quel che è di Clément. La sua sprint race è fantastica e piena di sorpassi. Quel che riesce ad ottenere è davvero clamoroso, col 3° posto finale che significa primo podio in Formula 2, e primo podio stagionale per Trident. Per essere partito 20° è un’impresa di caratura molto alta, ma la sera stessa arriva la beffa più grande: le pressioni delle sue gomme non erano al valore consentito ed è quindi squalifica. Un finale davvero troppo amaro e brutto per quella che era una vera e propria impresa.
Doveva annà così fratellì.
Ma non è tutto oro quel che luccica… Il momento dei bocciati è arrivato!
Flop numero 1: meccanici DAMS

Ancora una volta il povero Arthur Leclerc ha visto la sua gara rovinata dal suo team, ma se a Jeddah era per lo meno riuscito a finire la gara in zona punti, il mancato fissaggio di una ruota durante il pit-stop lo ha costretto al ritiro. Un errore inaccettabile per questi livelli.
Flop numero 2: Théo Pourchaire

Il francese del team ART GP non si è trovato del tutto a proprio agio allo Spielberg, e lo dimostrano due prestazioni sicuramente al di sotto delle aspettative. La sua unica scusante è una strategia errata sia nella Sprint Race, nella quale ha terminato la gara però molto lontano dai punti, che nella gara domenicale, nella quale ha chiuso in settima posizione dopo essere partito 3°. Considerando i risultati di Vesti, se Théo vuole ambire al titolo deve fare di più!
Flop numero 3: Zane Maloney

La stella Maloney, dopo una grande prestazione a Monaco, sembra essersi completamente spenta: dopo un doppio 0 in Spagna, anche in Austria fatica e, dopo il ritiro nella Sprint, finisce fuori dalla zona punti pure nella Feature Race, anche a causa di una pessima strategia.
Flop numero 4: Kush Maini

L’indiano, dopo un’ottima qualifica, incappa in 2 giornate molto negative terminate entrambe con un risultato molto al di sotto delle aspettative. Nella Sprint è un tappo per tutti e finisce la gara in fondo al gruppo. Nella Feature Race avviene la stessa cosa, con l’aggiunta di una foratura quando era in lotta nelle ultime posizioni del gruppo. Come Maloney, le sue prestazioni dopo Monaco si sono abbassate notevolmente.
Flop numero 5: Jehan Daruvala

Daruvala si ‘conferma’ ancora una volta una delle delusioni di questa stagione. Dopo una buona qualifica, nella Sprint si gira dopo mezzo giro e finisce in ghiaia, mentre in Feature Race chiude 10°, facendosi pure superare con gomme nuove da piloti che, prima del rientro della SC, erano più indietro di lui.
Menzione disonorevole: Strateghi Carlin

Il team Carlin porta a casa solo 6 punti dal weekend austriaco, quando, con una strategia corretta e con un pizzico di fortuna in più, il bottino avrebbe potuto pure superare i 25 punti.
Infatti, il team Carlin ha deciso di far rimanere in pista Fittipaldi sotto regime di VSC, mentre tutti gli altri piloti che dovevano ancora fare il pit-stop sono rientrati. Purtroppo, dopo pochi secondi è entrata in pista la Safety Car, che ha fatto così rallentare il brasiliano, il quale ha fatto il pit-stop il giro dopo con il gruppo che gli si era già avvicinato, e ciò lo ha fatto uscire dai box lontano dai primi.
Considerando che la gara l’ha vinta Verschoor che era 5 secondi dietro Fittipaldi e su stessa strategia iniziale, il team Carlin ha buttato via una grande chance di vittoria.
Pure Maloney è stato beffato dalla strategia: Zane non è stato richiamato ai box e si è trovato a lottare con piloti con gomme fresche, e ha perso così la zona punti.