Aston Martin, il punto di Mike Krack

Aston Martin, il punto di Mike Krack

4 Agosto 2023 0 Di Ivan Mancini

Mike Krack fa il punto in casa Aston Martin dopo il primo giro di boa della stagione, sottolineandone i progressi arrivati grazie agli aggiornamenti, ma anche l’attuale lontananza dalla zona podio.
 

Se c’è una cosa che possiamo affermare con assoluta franchezza è che Aston Martin sia la sorpresa del 2023. Grazie ad una monoposto competitiva nelle prime fasi stagionali – e grazie anche al divario tecnico che Red Bull ha aperto sul resto della griglia – gli inglesi, contro ogni migliore pronostico, si sono rapidamente imposti come seconda forza in pista, migliorando di gran lunga i risultati del 2022. I sei podi conquistati da Alonso nei primi otto Gran Premi sublimano al meglio lo stato di grazia della scuderia di Silverstone nell’avvio di stagione, a tal punto che il pilota spagnolo aveva già cominciato a pontificare su una possibile vittoria.

La seconda posizione di Fernando Alonso al termine del GP del Canada, attualmente ultimo podio dello spagnolo e di Aston Martin.
cc: EPA/ANDRE PICHETTE

Se le prime gare del Mondiale hanno quindi mostrato una Aston Martin versione “brutto anatroccolo“, capace di trasformarsi nel giro di tre mesi, non di certo si può utilizzare la stessa metafora per descrivere gli ultimi appuntamenti stagionali. A partire dal Gran Premio di Spagna, infatti, le due AMR23 hanno cominciato ad accusare un deficit prestazionale non indifferente, a tal punto da essere surclassata nel Campionato Costruttori dai rivali della Mercedes. Solo 5, poi, i punti che separano gli inglesi dalla scuderia del Cavallino Rampante, attualmente terza in classifica, senza contare la presenza di una McLaren semplicemente rinata e che incute sempre più timore a centrogruppo. E il responso della pista, se possibile, è ancora peggiore: Belgio a parte, la “verde” di Silverstone si è finora dimostrata quinta forza, davanti solo ad Alpine e alle scuderie di bassa classifica.

 

Il punto di Mike Krack

Non molto tempo addietro il Team Principal di Aston Martin aveva previsto la possibilità di un calo a metà stagione, dovuto all’enorme divario di esperienza tra i top team e una semplice squadra di centro gruppo aspirante top team. Mike Krack ha però recentemente rilasciato una nuova intervista, raccolta dai microfoni di RaceFans.net, nella quale ha fatto il punto della situazione in casa Aston Martin, illustrandone i progressi e il lavoro ancora da compiere per tornare in lotta con Ferrari, Mercedes e McLaren.

Per tutte le persone coinvolte che hanno trascorso ore folli nelle ultime settimane, è sempre importante rendersi conto che il duro lavoro paga. Altrimenti ti disilludi e diventa sempre più difficile andare avanti. Penso che sia molto, molto positivo per il team vedere che lavorando sodo insieme possiamo migliorare la macchina. Ma questo è solo il primo passo, non siamo ancora vicini al podio. Quindi penso che ci sia molto di più di cui abbiamo bisogno” le parole di Krack in merito al piccolo progresso mostrato da Aston Martin in terra belga, arrivato dopo le deludenti nona e la decima posizione di Alonso e Stroll in Ungheria.

Mike Krack Team Principal Aston Martin
Mike Krack, Team Principal Aston Martin.

Abbiamo davvero svolto analisi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, cercando di capire e anche cercando di fare qualcosa al riguardo. Ovviamente, nel breve tempo che intercorre tra Budapest e Spa, non c’è molto che si possa fare, ma è un grande merito il fatto che siamo riusciti a fare qualcosa. Tutti erano davvero ‘a tavoletta‘, anche sabato, dopo [l’errore di] Alonso, per preparare di nuovo le parti, quindi grande stima per tutte le persone coinvolte“.

Il duro lavoro paga e le differenze che Alonso ha avvertito tra l’Ungheria e il Belgio non erano poche. “[Alonso] ha detto che non si sentiva minacciato di cadere nuovamente [ai margini della zona punti, ndr]. Ha guadagnato posizioni all’inizio e poi le abbiamo mantenute – non che ci fosse un grosso pericolo proveniente dalle retrovie. Era questa è la differenza rispetto alle gare precedenti“.

 

Red Bull come sfida

Sollecitato dagli intervistatori, il dirigente nativo di Lussemburgo ha poi proseguito l’intervista esprimendo la propria opinione in merito al disarmante stato di grazia, per non dire dominio, delle due monoposto austriache, che finora hanno vinto tutte le 13 gare stagionali. “Scoraggiante non è la parola giusta. È una sfida. Vedi quanto sono lontani e vedi anche quanto lavoro è necessaio per tenere il loro passo o cercare di stargli dietro. Ma soprattutto mostra che grande macchina hanno e che grande squadra sono”.

Alonso Verstappen GP Arabia Saudita
Fernando Alonso e Max Verstappen durante il GP d’Arabia Saudita.
cc: Eric Alonso/Getty Images

Per giocare un ruolo simile in Campionato bisogna essere forte ovunque – non possiamo dire ‘andiamo solo per questa o quella pista’. Zandvoort e Monza sono piste molto diverse, poi abbiamo Singapore e Giappone, anch’esse molto diverse. Bisogna ottenere buone prestazioni in tutte le quatto gare successive e avere un pacchetto pronto che permetta di performare in piste con bassa resistenza aerodinamica, alta efficienza, alto carico aerodinamico o massimo carico aerodinamico. La macchina deve comportarsi bene ovunque, queste devono essere le basi, e poi ovviamente si lavora sulle ali per adattare la monoposto a certe piste“.

Krack ha poi concluso l’intervista con una nota di ottimismo in merito alla possibilità di raggiungere Red Bull in termini di prestazioni. “Ci proveremo. [La loro storia, ndr] dimostra che con meno tempo in galleria del vento è possibile. Quindi ognuno deve guardare se stesso e cercare di mettere in atto correttamente il proprio compito per fare un buon lavoro e forse fare anche meglio di loro“.

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