Mercedes, Hamilton croce e delizia negli sviluppi della W14
18 Ottobre 2023James Allison, capo tecnico della Mercedes, ha affrontato in un’intervista l’argomento piloti-sviluppo autovettura, concentrandosi sulle affermazioni del 7 volte iridato britannico.
Voglia di vincere
Non è una novità che Sir Lewis Hamilton, il pilota più vincente nella storia della Formula 1, sia ancora affamato. L’ha sempre ribadito ai microfoni dei media, con buona pace della Mercedes, abituatasi, nell’ultimo biennio, a copioni da comparsa e non più da dominatrice assoluta della scena motoristica. Hamilton ha sempre speso parole di elogio per il team. La loro determinazione nella rincorsa sfrenata ai danni di Red Bull si è mostrata, però, ancora infruttuosa. Trend inaspettati della vettura, talvolta, hanno consentito prestazioni sopra le aspettative per il team di Brackley. L’incostanza di prestazione tra i vari circuiti è stato il problema alla base dei vari concetti proposti dalle “frecce d’argento” negli ultimi anni.

Tra concetti e aggiornamenti dell’autovettura
Il “sidepod zero” presentato dalla Mercedes W13 è stato bocciato con decisione dal Sir, lamentatosi di un’ingovernabilità della vettura. Concetto riproposto agli albori della stagione corrente e ottimizzato dal weekend di Monaco, con l’introduzione della attuale W14 “B”.

Il 7 volte campione del mondo ha analizzato in più circostanze le cause di performance non all’altezza dei padroni dell’era turbo-ibrida. Il nativo di Stevenage, però, non si è sentito sempre compreso dalla controparte ingegneristica del gruppo Mercedes-AMG Petronas, confermando ai microfoni dei giornalisti di “non essere sempre stato ascoltato” su consigli atti allo sviluppo della monoposto.
James Allison, tornato ad essere capo tecnico della Mercedes dopo la pausa presa nel 2022, ha confermato in un’intervista quanto le parole di Lewis siano importanti. Il capo tecnico, al podcast F1 Nation, ha affermato che: “i piloti a volte confondono l’identificazione di un problema con la conoscenza della soluzione”. Ha aggiunto quanto siano “produttivi e ostacolanti i commenti di Lewis” alla stessa maniera. “Non progetta l’auto, è nostro compito rispondere con le soluzioni”, ha dichiarato Allison, consapevole della frustrazione del pilota a non poter lottare, al momento, ad armi pari con Verstappen. “Lewis e George sono stati importanti per capire le problematiche della vettura del 2022, siamo stati noi lenti a reagire”, ha chiosato, però, Allison.

Con la consapevolezza di avere un ruolo più importante nella realizzazione della vettura del 2024, Hamilton è carico di aspettative e di responsabilità. La prova del nove per il campionissimo britannico è alle porte.
Riuscirà a rendere giustizia alle sue abilità di pilota anche come collaudatore attivo del nuovo progetto targato Mercedes? Intanto, Hamilton ha già visitato la fabbrica. La W15 nascerà, anche e soprattutto, sotto il segno di “The Hammer”.