Perché F1 e Pirelli sono la combinazione perfetta?

Perché F1 e Pirelli sono la combinazione perfetta?

20 Ottobre 2023 0 Di Daniele Visentin

La recente conferma di Pirelli come unico fornitore di pneumatici per la F1 fino al 2027 conferma la fiducia che il Circus ripone nel produttore italiano.

Una battaglia serrata fino alla fine per la lotta dei fornitori di pneumatici, ma dopo attente valutazioni tecniche la FIA ha deciso di estendere il contratto di Pirelli come fornitore unico fino al 2027 con un’opzione per il 2028. Un processo ben più tortuoso perché il nuovo contratto copre anche le categorie F2 e F3 e la ricerca della sostenibilità ambientale mentre la F1 si avvia verso il Net Zero 2030. Presupponendo anche il rinnovo nel 2028, il fornitore italiano andrà a completare una striscia ininterrotta di 18 anni come unico produttore di pneumatici dello sport.

Pirelli si era già fatta vedere in F1 dal 1950 al 1958, poi nel periodo 1981-’86 e dal 1989 al 1991, oltre agli ultimi 13 anni.

La Toleman nel 1981 con gli pneumatici Pirelli

“Noi come FIA e F1 abbiamo scelto il giusto partner per progredire nello sviluppo dello sport”, ha detto il CEO della F1 Stefano Domenicali. “La F1 è l’apice di tutto, non solo ciò che vediamo in pista ma anche di ciò che sviluppiamo assieme. Pirelli è stato un partner molto solido che ha plasmato i momenti delle corse fin dal suo ritorno. La sua longevità è anche il motivo per cui abbiamo riposto la massima fiducia in loro e nei loro mezzi. In questi anni di continua evoluzione c’è bisogno di partner solidi per costruire gare e prodotti migliori e di cui i piloti e i team si fidino.”

Pirelli si dice entusiasta del rinnovo

Secondo il vicepresidente dell’azienda italiana Marco Tronchetti Provera, il nuovo contratto è la prova del grande lavoro svolto negli ultimi anni.

“Questo annuncio significa la volontà di continuare una partnership stabile per ogni parte e grazie alla F1, alla FIA e alle collaborazioni con i team crediamo di essere parte integrante dell’evoluzione dello sport. Da quando siamo entrati nel 2011, le auto erano completamente diverse e i circuiti dove si correva erano meno, ma l’evoluzione dei nostri prodotti era sempre la vera priorità”, ha affermato il vicepresidente.

Tronchetti Provera sottolinea anche che la F1 è il vero campo su cui testare l’affidabilità dei migliori prodotti Pirelli.

“Le forze e le sollecitazioni che si provano in Formula 1 non si possono riprodurre da nessun’altra parte e lo sport è una priorità in generale perché è un banco di prova a cielo aperto. Questo laboratorio è il livello più alto in cui proviamo nuovi materiali e nuove tecnologie.”

Il nuovo contratto non mira però soltanto alla partecipazione in pista

La continua collaborazione tra la F1 e il produttore italiano però ha risvolti anche nel lato marketing, aumentando il suo appeal anche negli Stati Uniti grazie ai 3 Gran Premi organizzati nel 2023.

“Penso che ci sia un equilibrio tra le parti e il marketing rientra negli obiettivi primari come il fatto che lo sport sta spopolando in America. C’è da dire che Stefano e Liberty Media hanno fatto un lavoro straordinario su questo punto di vista. Con 3 Gran Premi a disposizione, ora anche gli Stati Uniti stanno iniziando ad appassionarsi alla Formula 1”, ha detto Tronchetti Provera.

“Netflix grazie a Drive to Survive ci sta ovviamente aiutando perchè negli ultimi quattro anni siamo cresciuti moltissimo nel mercato americano e a livello globale sul fronte dei prodotti, della sicurezza e della sostenibilità. Questa nuova rinascita sta coinvolgendo anche le nuove generazioni, vedo i miei nipoti andare matti per la F1. Il ricambio generazionale è indispensabile per la prosperazione dello sport dato che possiamo contare su un costante afflusso di appassionati ai Gran Premi e anche tramite gli emittenti televisivi”, ha continuato il vicepresidente di Pirelli.

La grande spinta ricevuta sul mercato

La continua attività in pista ha anche dato una spinta alla produttività giornaliera di Pirelli, come spiegato dal suo vicepresidente. Nonostante la lotta serrata nel campo degli pneumatici, l’azienda italiana è riuscita ad accaparrarsi circa il 50% della quota di mercato globale di lusso. Ora però Pirelli sta guardando anche alla sostenibilità, cercando di creare prodotti designati appositamente per le auto elettriche di fascia alta, combinando cura dell’ambiente, sicurezza e prestazioni.

Un ruolo fondamentale per la corsa alla fornitura di pneumatici F1 dal 2025 lo ha giocato la certificazione del Forest Stewardship Council, dimostrando che le piantagioni dei componenti vegetali degli pneumatici 2024 sono gestiti con la massima cura per sostenere la diversità biologica e portare benefici per le popolazioni locali.

Meccanico Pirelli al lavoro sugli pneumatici 2022/23

L’azienda italiana è orgogliosa dei traguardi ambientali che sta raggiungendo, tra cui la certificazione FSC anche per i suoi prodotti stradali.

“Abbiamo già raggiunto degli obiettivi importanti”, afferma Tronchetti Provera. “Siamo partner del team dell’ONU e abbiamo ricevuto un riconoscimento per ciò che abbiamo fatto nel rendere sostenibili i nostri prodotti.”

Il rapporto con i team resta di prima importanza

Alla fine di tutto, Pirelli deve comunque lavorare assieme alle varie scuderie per dare loro i prodotti migliori possibili.

“Dobbiamo essere sempre in contatto con i capisquadra e i loro piloti perché le loro opinioni sono indispensabili per lavorare al meglio e per creare qualcosa di diverso”, dice il vicepresidente Pirelli.

“Se ci sono pochi commenti significa che stiamo lavorando nella direzione giusta, e attualmente c’è parecchio silenzio. Quando però arrivano delle critiche cerchiamo sempre su cosa possiamo migliorare.”

L’azienda italiana deve però iniziare a prepararsi anche ai prossimi cambi regolamentari, ai livelli di carico aerodinamico, ad un nuovo pacchetto power unit e di conseguenza, uno sforzo diverso che gli pneumatici devono sopportare.

“Sicuramente il prossimo cambio di regolamenti porterà nuove sfide. Abbiamo affrontato il cambio di pneumatici da 13 a 18 pollici e non metto in dubbio che anche dal 2026 riusciremo a fare un ottimo lavoro. E guardando al futuro siamo sempre in contatto con la F1 e la FIA per riuscire a procedere di pari passo con l’innovazione delle vetture”, ha concluso Tronchetti Provera.

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