Leclerc e Hamilton squalificati: la spiegazione. Ed una provocazione…

Leclerc e Hamilton squalificati: la spiegazione. Ed una provocazione…

23 Ottobre 2023 0 Di Nicola Cobucci

Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono stati squalificati per l’eccessiva usura del plank sul fondo. Ma con solo quattro vetture su venti controllate, i dubbi sul fatto che qualcuno l’abbia fatta franca sorgono.

La combinazione di un circuito estremamente accidentato per gli standard della F1, che sembra produrre nuove buche ad ogni visita del campionato, e il primo fine settimana di gara sprint ad Austin, ha rappresentato una sfida che ha sorpreso due squadre con vetture completamente diverse.

Di conseguenza, Lewis Hamilton della Mercedes e Charles Leclerc della Ferrari hanno perso rispettivamente il secondo e il sesto posto. Secondo gli steward, entrambe le squadre concordano sul fatto che “l’elevata usura dei pattini è probabilmente il risultato della combinazione unica tra la pista sconnessa e il programma della gara sprint che ha ridotto al minimo il tempo per impostare e controllare la vettura prima della gara.”

Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono stati squalificati per l’eccessiva usura del plank sul fondo. Ma con solo quattro vetture su venti controllate, i dubbi sul fatto che qualcuno l’abbia fatta franca sorgono.

Il plank è stato introdotto a metà del 1994

Il plank offre alla FIA un modo efficace per garantire che i team non facciano correre le loro auto così in basso rispetto al suolo da poter compromettere la sicurezza del pilota. Più l’auto scende, più rischia di usurare il plank. Le regole stabiliscono che deve raggiungere uno spessore minimo alla fine della gara pena la squalifica. E così è successo.

Le regole della F1 impongono l’uso dei plank dalla metà della stagione 1994. I dispositivi hanno assunto un ulteriore significato quando la categoria ha introdotto nuove regole tecniche lo scorso anno e ha dato ai team una maggiore libertà di utilizzare la parte inferiore delle loro auto per generare deportanza.

Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono stati squalificati per l’eccessiva usura del plank sul fondo. Ma con solo quattro vetture su venti controllate, i dubbi sul fatto che qualcuno l’abbia fatta franca sorgono.

I team sanno da tempo che quanto più l’auto scende al suolo, tanto maggiore è la deportanza che può essere creata. Lo scorso anno la FIA ha rivisto alcuni aspetti delle sue regole sull’usura delle plance nel tentativo di garantire che rimanessero efficaci anche secondo i nuovi regolamenti. Ora le regole hanno colto di sorpresa due squadre, costando a una il podio.

Sconnessione della pista e Sprint Race: un connubio micidiale

Una pista accidentata come il Cota ha sempre rappresentato una sfida più grande per le squadre nel mantenere il livello di usura del plank per ovvi motivi. Più grandi e frequenti sono gli urti che un’auto incontra, maggiore è la probabilità che tocchi la superficie della pista con il suo fondo. Il formato della gara sprint ha complicato ulteriormente le cose poiché le squadre hanno solo una sola ora di prove libere, invece di tre ore separate, per mettere a punto le impostazioni delle loro auto. Una volta iniziate le qualifiche, venerdì sera, sono stati bloccati sull’altezza di marcia e su altre impostazioni delle sospensioni che influenzano l’usura del plank.

La Mercedes aveva anche un nuovo fondo per la W14 ad Austin, che secondo Hamilton ne ha migliorato le prestazioni. Tuttavia, dopo che la decisione della FIA di squalificare il loro miglior classificato è stata emessa, costando a Hamilton il suo piazzamento più competitivo dell’anno, hanno accettato di aver sbagliato.

La loro esperienza – e quella della Ferrari – servirà da monito per gli altri. E i compagni di squadra dei due piloti squalificati devono ritenersi fortunati che le loro vetture non siano state selezionate per essere controllate. Solo altre due vetture sono state controllate: quella del vincitore della gara Max Verstappen e Lando Norris, che è stato promosso al secondo posto a causa della squalifica di Hamilton.

Il che fa sorgere la domanda: se la metà delle quattro vetture controllate è risultata non conforme, quale sarebbe stato il risultato se tutti e 17 piloti giunti al traguardo avessero controllato il loro plank?

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