F1 | Quali sono le strategie consigliate per il Messico?
29 Ottobre 2023Dietro alla preparazione di una gara, è sempre molto importante il lato strategico. Andiamo a vedere quindi quali sono le strategie ideali per il GP di Città del Messico.
A poche ore dall’inizio del Gran Premio del Messico, sono uscite le stime sulle strategie che potrebbero essere adottate nel corso della gara, andiamo a vedere quali sono.
Sconsigliata la soft
Il tracciato del Messico è una pista con molte curve miste, e che ha anche un rettilineo molto lungo sul traguardo.
Il surriscaldamento degli pneumatici è un problema molto comune in Messico, vista l’altitudine elevata in cui si trova l’Autodromo Hermanos Rodriguez, soprattutto se in mezzo al grande traffico in pista. Sconsigliata quindi la gomma soft, con i team che hanno quindi la scelta tra gialla (media) e bianca (hard) come mescola da usare alla partenza.
La strategia ideale prevede una sola sosta, con due stint spartiti tra gomma gialla e gomma bianca, con la finestra del pit stop stimata tra il 27° ed il 34° giro. La media è prevista come mescola longeva, in quanto il degrado gomma non è stato un grande bastone tra le ruote per tutta la durata del weekend.

Ph: Twitter PirelliMotorsport
Anche la seconda strategia prevede una sola sosta, però l’impostazione è molto aggressiva. Lo stint su gomma bianca è molto lungo, con la mescola più dura (in questo caso, la gomma C3) che viene portata sino al 50°/56° giro, richiedendo quindi della gestione. Dopo il pit stop si può montare quindi gomma soft, la mescola che si avrà fino alla bandiera a scacchi della tornata 71.
Midfield: 2 soste tra le opzioni ideali
Un’altra strategia relativamente aggressiva è l’unica stima a 2 soste della giornata. Sempre 2 le mescole messe in ballo (media ed hard), con il primo pit-stop che viene effettuato tra il 17° ed il 23° giro. La seconda sosta invece arriva tra la tornata 46 e la 51, con lo stint su gomma hard che si conclude per cominciare la seconda tornata di gomme gialle. Dopo la seconda sosta è inevitabile non sorpassare: sarà richiesto più di un sorpasso se si vuole tornare in ballo.
Questa strategia potrebbe essere l’opzione ideale per i team di centro gruppo, molti dei quali hanno 2 treni di medie nuove pronti all’uso (tra cui Perez, Albon e Tsunoda).

Quanto tempo si perde ai box?
In situazione di gara in corso, la stima del tempo perso ai box si aggira sui 22 secondi, mentre durante una neutralizzazione della corsa o una Virtual Safety Car si vanno a perdere 10 secondi in meno, portando quindi la durata del pit a 12 secondi.

Per quanto riguarda il meteo, come da grafica, la percentuale di pioggia è scarsa, in quanto si aggira sul 20%. Un minimo scroscio però, potrebbe andare a cambiare completamente i piani di tutte le squadre, non escludendo quindi il tempo come possibile variabile.
Amante dei motori e del ciclismo, soprattutto su sterrato e Pietre. La Parigi-Roubaix e la 500 miglia di Indianapolis un mantra