In conferenza stampa, Leclerc ha spiegato l’obiettivo di convertire le pole position in vittorie.
Una settimana importante per il giovane pilota del cavallino, che ha avuto inizio con un invito speciale. La famiglia Senna, suo più grande idolo, lo ha invitato a visitare il museo e la fondazione. Ha potuto così ripercorrere le tappe ed i momenti più significativi del pilota brasiliano.
Ed a seguito di questa giornata emozionante, Charles Leclerc è tornato a focalizzarsi esclusivamente sul weekend di gara. Durante la conferenza stampa del giovedì il monegasco ha analizzato il suo rapporto con le pole position.
Ad oggi, è infatti considerato dai media come il mago del giro secco. La sua abilità è da sempre nota all’interno del paddock e ciò gli ha permesso un rapporto speciale con le pole position, con dei momenti magici. Ne sono un esempio lampante la prima in Bahrein, Monza nel 2019, nella sua Monaco. E quelle più a sorpresa, come a Baku e la scorsa settimana in Messico.
Ventidue quelle ottenute in carriera finora. Tuttavia, nell’ultimo anno, queste non si sono ancora trasformate in vittoria. Nelle ultime due gare infatti ha brillato nel giro decisivo per la partenza dalla prima piazza. Nonostante questo vantaggio, le domeniche si sono poi dimostrate faticose, sul ritmo gara in particolare.
Ed è lo stesso monegasco ad ammettere le difficoltà della sua monoposto:
“La pole è sempre un bel momento ma per me conta di più quello che si fa in gara. Al momento non abbiamo ancora la macchina che serve per convertire le pole position in vittorie o in ottimi risultati, sappiamo che dobbiamo lavorare, e siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare”
Ed il pilota è anche consapevole che l’unica sessione di prove libere sarà fondamentale per impostare il miglior set-up in vista della sprint.
“È comunque difficile fare previsioni in questi weekend con la Sprint, c’è solo una sessione di libere ed è molto semplice sbagliare direzione e poi non poter più porvi rimedio. Conterà fare bene la sessione di libere e poi vedremo. Il nostro obiettivo è raggiungere la Red Bull, sviluppare le nostre prestazioni per tornare a lottare per le vittorie. Ci manca passo gara, ma a Zandvoort abbiamo capito meglio il concetto della macchina e quale direzione prendere e questo mi dà fiducia per chiuder il gap, il quando è più difficile da prevedere”.
L’obiettivo del monegasco e della scuderia italiana è quindi di evolvere la vettura. L’obbiettivo rimane quello di sempre: vincere.