Il 2021 della Formula 1 in numeri: le statistiche della stagione

Il 2021 della Formula 1 in numeri: le statistiche della stagione

31 Dicembre 2021 0 Di Alessio Donzelli

Per concludere al meglio il 2021, andiamo ad osservare le statistiche, i numeri ed i record più interessanti.

La stagione 2021 di Formula 1 è stata memorabile. Sono molteplici i record superati e le statistiche interessanti del mondiale che si è concluso qualche settimana fa. Quest’anno è terminata l’era turbo-ibrida: nel 2022 ci sarà infatti un consistente cambio regolamentare.

Il primo record del 2021 riguarda la lunghezza: con 22 gare, infatti, questa è stata la stagione con più appuntamenti di sempre. In compenso, il Gran Premio del Belgio è stato il più corto della storia e la gara con meno giri di sempre, solamente 2. A Spa, per ovvie ragioni, non c’è stato alcun sorpasso, così come a Monaco, nonostante a Montecarlo si sia corso normalmente, il che evidenzia le difficoltà di queste auto nel Principato. Il GP con più sorpassi è stato quello di San Paolo, con 56. Il pilota con più sorpassi è stato invece Vettel, che ha così conquistato l'”overtaking award”, premio dedicato. Il tedesco ne ha effettuati ben 132. Il 2021 ha visto 6 vincitori diversi (Verstappen, Hamilton, Bottas, Perez, Ricciardo, Ocon), non erano così tanti dal 2012.

Il 2021 della Formula 1 in numeri: le statistiche della stagione

I rivali per il titolo

Venendo alla lotta mondiale, la stagione ha visto trionfare Verstappen all’ultimo giro dell’ultima gara tra le polemiche. Max ha concluso la stagione con un margine di 8 punti su Lewis Hamilton. Il campionato costruttori è stato invece vinto dalla Mercedes, sempre ad Abu Dhabi. Questo è l’ottavo titolo costruttori consecutivo del team. L’ultima volta, prima del 2021, in cui entrambi i mondiali sono stati decisi all’ultima gara fu nel 2008. Inoltre, i due contendenti al titolo sono arrivati a pari punti all’ultimo appuntamento: non accadeva dal 1974, quando i protagonisti erano Fittipaldi – poi vincitore – e Ragazzoni.

Verstappen è stato il pilota più vincente, 10 volte, così come il pilota con più pole, sempre 10. Max ha inoltre vinto il maggior numero di gare partendo dalla pole (7). Verstappen ha anche stabilito il nuovo record di podi in una stagione, 18. C’è un altro dato che rappresenta la grandezza della stagione dell’olandese: egli ha condotto 652 dei 1297 giri totali, più di tutti gli altri piloti messi assieme (645). Max è stato leader del mondiale più di due terzi del tempo, in 15 appuntamenti; mentre Lewis in 7. La Honda, che ha fornito i motori alla Red Bull, ha vinto il suo primo titolo dal 1991, ben 30 anni fa. I giapponesi hanno però abbandonato la Formula 1 al termine della stagione.

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Hamilton ha raggiunto nel corso della stagione delle cifre da capogiro. A Barcellona è diventato infatti il primo pilota della storia a raggiungere la tripla cifra di pole position; a Sochi ha invece vinto la gara numero 100. Il britannico ha però visto sfumare il record più importante, quello di otto titoli mondiali, all’ultimo giro di Abu Dhabi, rimanendo quindi a sette titoli, al pari di Schumacher.

La Ferrari fa cifra tonda

La Ferrari è stata la monoposto che, a livello di punti, è migliorata di più dal 2020, con un aumento del 246,95%: dai 131 punti del 2020 è passata quest’anno a 323,5. È stata invece l’Aston Martin la vettura peggiorata maggiormente, con -60,51%. Il Cavallino è stata anche una delle auto più costanti: la Ferrari ha ottenuto 17 doppi piazzamenti a punti. Inoltre Sainz ha concluso tutti i GP a punti tranne in sole 2 occasioni, in Francia ed in Portogallo, quando è arrivato 11°. Carlos ha quindi visto la bandiera a scacchi in ogni gara, divenendo il 9° nella storia a riuscirci. La Ferrari ha anche raggiunto il 100° podio nell’era turbo-ibrida, proprio all’ultima gara con queste monoposto, ad Abu Dhabi, con Sainz. In compenso, la Rossa non vince un Gran Premio dal 22 settembre 2019, quando fu Vettel a vincere a Singapore. Sono due le stagioni complete senza un trionfo per la Ferrari, il che non accadeva dal biennio 1992-1993.

Una doppietta storica

C’è un solo team che è stato protagonista di una doppietta quest’anno. E, anche se può sembrare strano, non si tratta della Mercedes, né della Red Bull. È stata invece la McLaren a monopolizzare i primi due gradini del podio, a Monza. È stata una vittoria storica, una vittoria che il team di Woking ha dovuto attendere per ben 3213 giorni. Addirittura 218 gare, più di 11 anni, dopo l’ultima doppietta.

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È stata una stagione redditizia anche per quanto riguarda i francesi. Esteban Ocon ha trionfato in Ungheria, su una monoposto anch’essa francese, l’Alpine, con un motore francese, Renault. Ciò non accadeva dal successo di Prost nel 1983, in Austria. Anche l’altro pilota transalpino, Pierre Gasly, ha disputato un’ottima stagione. L’alfiere dell’AlphaTauri ha raggiunto quota 100 punti per la prima volta in carriera, accumulando il 77% dei punti del team, stracciando Tsunoda nel confronto.

Kimi Raikkonen si è ritirato dalla Formula 1 al termine del Gran Premio di Abu Dhabi. Ha concluso la sua avventura senza arrivare al traguardo, così come era successo nel 2018, quando aveva lasciato la Ferrari. Questa è stata la peggior stagione di Iceman in F1: ha infatti concluso 16° nel campionato piloti con 10 punti. A proposito di record, il finlandese è ancora il pilota che ha disputato più gare in Formula 1: 353.

La Haas non ha ottenuto alcun punto nel corso del mondiale, per la prima volta nella sua breve storia. La Williams, che non ne aveva conquistati nel 2020, è tornata in Top 10, conquistando ben 23 punti. Il team di Grove ha anche riassaporato la gioia del podio grazie alla farsa di Spa.

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