Porsche e la vittoria in Formula E: una lunghissima attesa di 3 anni.

Porsche e la vittoria in Formula E: una lunghissima attesa di 3 anni.

19 Febbraio 2022 0 Di Tommaso Pelizza

Dopo ben 3 anni di attesa, la Porsche ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula E. Scopriamo oggi il perché ci sia voluto così tanto tempo.

In Messico, la Porsche ha raggiunto il tanto agognato obiettivo che sembrava ormai quasi irraggiungibile, ovvero la vittoria di una gara. Dopo ben 3 anni di attesa interminabili, le aspettative della casa tedesca sono state soddisfatte.

Dove e da chi è iniziato tutto?

Siamo a Roma, l’anno è il 2018. Si corre il primo E-Prix nella storia della capitale d’Italia, e un uomo, seduto ad un tavolino, si sorseggia un buon caffé, quell’uomo è Andreas Seidl; l’uomo che ha partecipato a 5 anni di successi nel WEC, e che poi diventerà team principal della Mclaren in Formula 1 nel 2019.
L’uomo sopracitato che si sta sorseggiando quell’espresso, è colui che farà partire l’idea dello sbarco in Formula E della Porsche, un po’ di mesi più tardi firmerà proprio con Mclaren per lavorare con loro a partire dal 2019.

Seidl dice: “Porteremmo tantissimo personale del WEC in Formula E“, ed infatti avrà poi ragione. Tantissimi ingegneri, ideatori della 919 hybrid che vincerà 17 gare, otterrà 20 pole position e 5 giri veloci e che vincerà 3 campionati costruttori, tra cui Amiel Lindesay, Kyle Wilson Clarke e Matt Huneke sono presenti nel paddock di Formula E all’E-Prix di Santiago del Cile, con loro è presente anche il pilota Neel Jani, vincitore dell’edizione 2016 del WEC proprio con Porsche.
Siamo consapevoli della dura sfida che ci aspetta, andremo a competere con costruttori che sono lì dentro (in Formula E) da ben 5 anni, sarà dura ambientarci ma penso che abbiamo un’ottima base su cui lavorare grazie al team presente nelle LMP. Da lì possiamo recuperare ottimi pezzi e ottime tecniche di produzione per riadattarli alla Formula E, come le sospensioni e anche parte dell’ibrido”.
18 mesi dopo vedremo per la prima volta sulla griglia il team Porsche. I piloti saranno Neel Jani, che arriva da un’esperienza da incubo nel team Dragon durata solo 2 gare, e André Lotterer; pilota tedesco con molta esperienza nella categoria alle spalle e con molti risultati ottenuti nel tempo. Il progetto sembra completo, ma è davvero così?

La prima stagione: 2019-2020

Sembra proprio di sì. Il progetto era pronto in tutto e per tutto. Il debutto è spettacolare, infatti Lotterer ottiene un secondo posto a Diriyah, e in Messico ottiene la pole position. In gara però si ribalta tutto e André termina la corsa in quattordicesima posizione.
Nonostante un altro secondo posto ottenuto sempre da Lotterer e altri segnali positivi la stagione si conclude con 2 podi, ma senza vittorie, l’8° posto nel campionato e con 79 punti. Una stagione di debutto positiva, ma con delle aspettative forse troppo difficili da raggiungere al primo anno.

Seconda annata: 2021

Nel 2021 cambia la lineup dei piloti; infatti il tedesco Pascal Wehrlein approda in Porsche dopo 2 anni passati in Mahindra, rimpiazzando Neel Jani che si occuperà di sviluppare la macchina come terzo pilota e che si concentrerà sul WEC. Proprio Wehrlein conquisterà il primo podio della stagione con un 3° posto a Roma, Lotterer arriverà 2° in quel di Monaco, e Pascal otterrà anche la prima vittoria in Formula E sia per lui che per la Porsche, ma a causa di un’infrazione tecnica viene squalificato dai risultati della gara. Ancora una volta, viene privata alla casa tedesca la soddisfazione della vittoria di una gara.
Alla fine dell’anno la Porsche concluderà il campionato ancora una volta all’8° posto nel campionato costruttori, con 137 punti e 2 podi. Manca ancora la vittoria però, si dovrà ancora aspettare e lavorare duramente per ottenerla.

2022: ecco qua il successo.

Il team principal Thomas Laudenbach è molto schietto e molto chiaro riguardo ai suoi obiettivi; ora è imperativo vincere. La pressione su di lui però è tanta, perché il capo progettista Pascal Zurlinden lascia il team a metà ottobre, serve quindi trovare un rimpiazzo e bisogna farlo in fretta. Laudenbach assume quindi Florian Modlinger, che negli anni precedenti è stato in squadre del carico di BMW e Audi, che nel frattempo alla fine della stagione 2021 hanno lasciato la categoria.

Nella foto Florian Modlinger

La Porsche dopo questa assunzione, forse arrivata tardi ma che ripagherà poi nel futuro, ha una situazione stabile per quanto riguarda tutte le categorie a cui partecipa: nel WEC la squadra di lavoro per la 911 hybrid è capitanata da Alexander Stehlig, Urs Kruatle si occuperà del nuovo progetto Hypercar e Modlinger si occuperà della Formula E. Porsche è sicura di aver creato una squadra vincente, ben organizzata e che è pronta ad arrivare finalmente all’obiettivo del successo.
In Messico, arriva finalmente la vittoria! Pascal Wehrlein e André Lotterer arrivano per primi sul traguardo, ottenendo un 1-2 per il team e concludendo un weekend da favola per la casa tedesca.
L’arrivo di Modlinger ha quindi fatto la differenza? La risposta è molto semplice: si.
In Messico è stato colui che ha gestito sia la strategia, che un’orchestra di meccanici ed ingegneri molto preparata ed in coesione in tutto il retrobox e in tutto il muretto.

Modlinger il giorno prima del weekend di gara messicano aveva rilasciato queste dichiarazioni: ” L’inizio di stagione si è rivelato un po’ frettoloso per me, ma sono felice e mi sento molto bene, chiaramente ho molto lavoro da fare per familiarizzare al meglio le dinamiche di lavoro e produzione in questa nuova azienda. Sono felice di essere parte di questa sfida. Quello che voglio è imparare al meglio come lavorare e contribuire ai successi ottenuti con tutta l’esperienza che ho accumulato in Formula E negli anni passati”.
Ha voluto dare un contributo, e ci è riuscito alla grande. Per Porsche ormai ci può essere solo futuro radioso fatto di successi.

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