Perché le Ferrari non hanno effettuato un pit stop sotto Safety Car?
11 Maggio 2022In molti si sono chiesti perché le due Ferrari non si sono fermate ai box nel periodo di Safety Car. Mattia Binotto ha chiarito la situazione spiegando la strategia della scuderia.
Le due Ferrari di Leclerc e Sainz scattavano in prima fila domenica a Miami, ma in poco più di 10 giri Verstappen li ha sopravanzati prendendosi la leadership del Gran Premio. Il suo ritmo con le medie era infatti molto più competitivo; ma una volta montate le hard dopo il pit stop il passo di Charles e Max era più simile, ma il gap di 7 secondi rendeva impossibile una rimonta del monegasco.
L’occasione si è presentata quando l’incidente tra Norris e Gasly ha provocato una Virtual Safety Car prima e la Safety Car poi. Verstappen era già oltre la linea, ma i due piloti della Ferrari avrebbero potuto effettuare un altro pit stop per avere gomme fresche per i finale. Ma sono restati fuori e l’unico tra i primi a fermarsi ai box è stato Perez. Verstappen ha poi vinto la gara, con Leclerc che non è riuscito a superarlo nonostante il DRS.
Molti hanno criticato questa scelta, sostenendo che Charles avrebbe potuto effettuare il sorpasso ed andare a vincere se avesse montato gomme nuove. Lo stesso Horner, team principal della Red Bull, ha spiegato che a suo parere la Ferrari ha gettato al vento una vittoria. “Max aveva già superato l’ingresso ai box mentre la Ferrari avrebbe avuto una sosta libera e non l’hanno fatta con nessuna delle loro vetture. Quindi ne siamo grati perché penso che se avessero montato le gomme morbide, oggi sarebbe stata una P3.”

Mattia Binotto ha però esplicitato le ragioni per cui la decisione presa è stata quella di continuare. In particolare queste riguardano il riscaldamento delle gomme. Con le termocoperte a temperature più basse, infatti, quest’anno ciò si sta rivelando molto più difficile. “Il motivo è che credevamo che in termini di riscaldamento, una gomma usata sarebbe stata più forte di una nuova e avremmo sofferto di più con le hard nuove che era quello che avevamo a disposizione.“, ha dichiarato, nelle parole raccolte da GPFans.com.
“Così abbiamo deciso di rimanere fuori semplicemente perché credevamo che fosse la migliore possibilità per noi di avere un buon riscaldamento e poi provare ad attaccare nei primi giri che è quello che è successo.“, ha continuato Binotto.
La più grande chance per Leclerc, secondo Mattia, è stata al primo giro dopo la Safety Car, quando però non ci è riuscito a causa del deficit in velocità massima e perché non c’era DRS. “Penso che la prima opportunità per Charles sia stata dal primo giro dopo la safety car. Non è riuscito nel sorpasso, ma certamente, era vicino in quella fase.”

Ecco perché le due Ferrari non sono partite con le hard
Una strategia che, col senno di poi, si sarebbe probabilmente rivelata vincente sarebbe stata quella di partire con le hard. Russell, che lo ha fatto, ha rimontato dalla 12° posizione di partenza fino alla 5°. Qusto perché la Safety Car gli ha permesso di fare il suo unico pit stop senza perdere molto tempo; così come ha fatto Ocon, partito ultimo ed arrivato 8°.
Iñaki Rueda, direttore sportivo e strategico della Ferrari, ha spiegato perché la scelta è invece ricaduta sulle medie. Partendo primo e secondo, non c’era infatti bisogno di prendersi questo rischio. “Partire su hard o medie erano le due principali alternative. Partire con le medie è stata la scelta ovvia perché si può fare una sosta medie-hard e si ha la libertà di fermarsi appena si vuole o addirittura andare più lunghi perché gli pneumatici duravano molto.“
“La strategia inversa, partendo da una hard, era attraente per coloro che partivano fuori posizione, ma avendo le due auto in pole position e P2, siamo effettivamente partiti per massimizzare il ritmo nel primo stint. Ecco perché abbiamo scartato la possibilità di partire con le hard.“, ha concluso.
