Telai a dieta. Redbull alleggerisce, Binotto: «Impossibile per noi»

Posted by

RedBull omologa il nuovo telaio e dirige la linea tecnica all’estremo per la ricerca della prestazione. Ferrari, secondo Binotto, non ha budget per un aggiornamento così, e ancora deve rincorrere.

Una storia già sentita. Quando una vettura mette in pista una prestazione impressionante, nettamente migliore di tutte le altre, capita che si faccia fatica a capirne le cause. Successe nella preseason 2004, quando i tecnici Ferrari pensarono che la F2004 girasse sottopeso. Ed è successo a Spa, nel 2022, quando Verstappen ha di fatto umiliato il resto della griglia. E dopo la gara, forse non senza un po’ di risentimento, tutto il paddock ha iniziato a spararla su come Max avesse potuto essere così dominante. E, tra i vari “ibridi aggiornati” e “effetto pista” (forse la causa più probabile, insieme con l’estrema efficienza aerodinamica della RB18), il nuovo telaio redbull è stato messo sul banco degli imputati.

Telaio RedBull: dimagrito e omologato, ma solo da Singapore

Redbull ha infatti deciso di investire parte del suo budget nello sviluppo di un telaio alleggerito, con l’obiettivo di avvicinarsi al limite minimo dei 798kg. Eseguiti con esito positivo i crash tests, molti nel paddock (tra cui anche SkySport Italia) si aspettavano che i nuovi pezzi esordissero già in Belgio. Alcune fonti interne a RedBull, però, hanno assicurato che le nuove specifiche non erano montate sulle vetture di Max e Checo nel GP di Spa, e che la factory si sta impegnando per portare tre copie del telaio nuovo almeno per la gara a Singapore. Il vantaggio probabile dato dal nuovo telaio viene quantificato in 1/2 decimi a giro.

Telaio Ferrari, Binotto: «Non abbiamo margini di salary cap»

Interpellato da motorsport.com, Binotto ha risposto circa la questione telai. Mattia ha detto di ignorare quale sia la strategia RedBull in termini di sviluppo dello chassis, e che in generale la questione economica è primaria. E proprio per i limiti del salary cap, il capo della Scuderia ha negato la possibilità che Ferrari porti un aggiornamento dimagrente al telaio. Si è detto inoltre «sospreso» se qualche altro team riuscisse a trovare le risorse per portare un aggiornamento di tale importanza. E, infine, ha sollevato qualche dubbio sull’equità sportiva dell’attuale regolamento: «È abbastanza giusto, è abbastanza equo, è meno efficiente il controllo? È un grande punto interrogativo. Come abbiamo detto, al momento si tratta di un regolamento molto verde, il numero di persone che lo controllano all’interno della FIA è molto basso, quindi deve migliorare per il futuro, perché sarebbe davvero brutto se un campionato fosse in qualche modo dettato da un regolamento finanziario e non tecnico e sportivo”

La F1-75 messa a nudo

Salary cap o meno, il nocciolo è un altro

A prescindere poi dalla questione economica, l’intera vicenda ci racconta di una RedBull che, partendo da una base tecnica eccellente, può permettersi di osare di più. Esattamente come Mercedes con il Das nel 2020, Newey e compagnia si ritrovano con quella che al momento è la migliore auto in griglia, ed hanno già avviato lo sviluppo tecnico sulla linea dell’estremizzazione. D’altro canto, la percezione è che in Ferrari si sia inevitbilmente preferito concentrare sforzi e budget sullo sviluppo delle PU, in potenza e soprattutto in affidabilità. Una scelta che forse è dunque più conservativa rispetto a quella di RedBull, che di fatto si sta avvicinando anche al limite minimo di peso. E se è vero che i mondiali si vincono con gli aggiornamento, se ce ne fosse stato ancora il bisogno, l’aggiornamento dei telai è l’ennesimo colpo che la scuderia austriaca ha dato al campionato 2022.

Rispondi