Cos’è successo tra Gasly e Ocon da bambini?
15 Ottobre 2022I due alfieri di Alpine per il 2023 Pierre Gasly ed Esteban Ocon hanno un rapporto complesso e lungo. Prima amici, poi rivali e ora colleghi. La coppia funzionerà?
Dopo un lungo tira e molla, il matrimonio s’è fatto. Pierre Gasly e Alpine hanno trovato un accordo per la stagione 2023, in un progetto tutto francese con il collega e amico transalpino Esteban Ocon. O, per meglio dire, un tempo amico. Il rapporto tra i due enfants prodige della Normandia sembra infatti essersi incrinato da tempo, tanto tempo, e l’apparente serenità che stanno mostrando i due di recente pare solo una necessità di copertina.
Gli inizi: i kart, l’amicizia, i primi screzi

Il primo a parlare del loro lunghissimo rapporto fu proprio Gasly, in una puntata di Beyond the Grid del 2018. I due sono coetanei, classe 1996, e sono nati e cresciuti in Normandia. Proprio la passione per le corse li unì, quando il papà di Esteban comprò per il figlio un kart che apparteneva ad uno dei fratelli di Pierre. Iniziarono così ad allenarsi e gareggiare insieme, stringengo una sincera amicizia.
Quando però iniziarono a contendersi i titoli di kart più importanti, nazionali, europei e persino mondiali, si manifestarono le prime ruggini. In un’intersivista per GP Fan, Gasly ha ricordato un episodio del 2010, quando erano entrambi quattordicenni: «Stavamo correndo la tappa portoghese del mondiale di kart. In quella gara, nell’ultima batteria prima della seminifinale, Esteban tagliò una curva sull’erba apposta per colpirmi, per non farmi qualificare nelle file davanti».
È facile capire come, dopo un episodio del genere, i due abbiano smesso di allenarsi insieme: «Passavamo molto tempo insieme, però arrivammo ad un punto per cui Esteban ha esagerato. Allora smettemmo di avere contatti, e da lì in avanti siamo stati grandi rivali».
Gasly e Ocon: da nemici a colleghi
Pierre passò alle monoposto nel 2011, alla guida di una F4, mentre Esteban l’anno seguente, alla guida di una Formula Renault. E dopo anni di gavetta, una vittoria a testa (Italia 2020 e Ungheria 2021) e diversi podi, i due si ritrovano compagni di squadra in Alpine. Ad anni di distanza, Pierre ha fornito un resoconto delle loro esperienze: «È divertente vederci entrambi in Formula 1 ora, considerando da dove siamo partiti e con quanti pochi soldi! Abbiamo un vero rispetto reciproco, come lo hanno tutti i piloti, però purtroppo quel rapporto di amicizia che avevamo in passato ormai è irrecuperabile».
Tornando al presente, Gasly ha ammesso che «abbiamo avuto molti alti e bassi nel nostro rapporto. Credo però che questa sia un’occasione per appianare gli screzi che ci portiamo dietro da anni. Non sono affatto preoccupato, credo anzi che siamo sufficientemente maturi per capire che è la cosa migliore per entrambi e soprattutto per la squadra».
Alpine: dramma o opportunità?
E Alpine, dal canto suo, si è attivata per evitare che le braci sotterrate possano prendere di nuovo fuoco. Secondo Joe Saward, stimato giornalista del paddock, le rispettive famiglie dei piloti potranno partecipare a soli due gran premi per tutto l’anno, e ovviamente non nello stesso weekend. Anche Otmas Szafnauer, team principal di Alpine si è detto fiducioso: «Non avranno problemi a lavorare insieme. In fondo, sono stati anche amici…».
Una coppia che scoppia, quella composta dai due Normanni di Alpine. Se il talento di entrambi non si può discutere, i rischi di un duo poco affiatato possono essere micidiali per un team. Chiedere al triumvirato Dennis-Alonso-Hamilton, alla figuraccia in Ungheria e ai zeru tituli incassati da McLaren nel 2007. Se davvero in Alpine, però, riusciranno a canalizzare la sana rivalità dei due francesini, magari supportati da una vettura all’altezza, non avranno problemi ad essere il best of the rest e, perchè no?, anche qualcosa di più.