Button – Briatore e la storia del pigro playboy (Monaco 2001)

Button – Briatore e la storia del pigro playboy (Monaco 2001)

5 Febbraio 2023 0 Di Martina La Camera

Il difficile rapporto tra Jenson Button e il suo direttore esecutivo ai tempi della Benetton.

L’esordio di Jenson Button in Formula Uno è ottimo. Al suo primo anno da rookie con la Williams va a punti già al secondo Gran Premio della stagione e in Germania sfiora il podio.

Williams è soddisfatta di Button ma è decisa ad accreditarsi, per l’anno seguente, il vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, Juan Pablo Montoya. È infatti in attesa di poter esercitare la sua opzione di acquisto sottraendolo al team Ganassi Racing. A metà stagione Montoya viene annunciato in Williams come sostituto di Jenson Button. Nonostante ciò, il Team sceglie di non rescindere il contratto con Button, mantenendo il diritto di richiamarlo nel 2003.

L’anno seguente, Jenson, con un prestito biennale della Williams, passa in Benetton, portando con sé tutte le sue belle speranze di giovane pilota. Non sa che ad attenderlo c’è una vettura poco competitiva e, soprattutto, un capo squadra impaziente che rischierà di rovinargli la reputazione.

Jenson Button in Benetton

Per il 2001 Button è fiancheggiato dal più esperto Giancarlo Fisichella, in grado di ottenere risultati migliori nella stagione. La Benetton è già stata ceduta alla Renault e il rientrante Flavio Briatore, tornato alla guida della squadra come direttore tecnico, si aspetta una stagione di transizione, in cui i risultati sarebbero arrivati nella seconda parte del campionato. I primi Gran Premi non riservano sorprese, solo in Brasile Fisichella riesce ad acciuffare un punto concludendo la gara al sesto posto, mentre sulle altre piste si contano posizionamenti lontani dai punti e ritiri. Nulla di diverso rispetto a quello che si attendeva Briatore ma ben presto qualcosa cambia.

La vita stravagante di Button, e la mancanza di successi, in breve iniziano a infastidirlo. L’italiano, che non è mai stato un grande fan di Jenson, al Gran Premio di Monaco sfoga con i media la sua insoddisfazione. Dopo che Fisichella si era ritirato, Button aveva concluso la gara in una buona, ma fuori dai punti, settima posizione, e proprio allora il malumore di Briatore nei suoi confronti si era accentuato. In un’intervista, il direttore esecutivo additò Button come un playboy pigro, accreditando la sua posizione d’arrivo a questa sua caratteristica.

L’intervista di Briatore

Le parole usate da Briatore ferirono molto l’inglese. Dopo quell’episodio Button ha sempre pensato che quel commento abbia influenzato l’opinione pubblica rendendolo davvero un playboy pigro agli occhi di molti.

“È iniziato con Flavio che lo diceva a Monaco”, ha detto Button al The High Performance Podcast. “Avevo finito settimo, che allora non assegnava punti.

“Ora il settimo posto è fantastico in F1, ma era il settimo ed ero appena fuori dai punti”, ha ammesso.

Button – Briatore e la storia del pigro playboy (Monaco 2001)

“Sono entrato e Flavio stava rilasciando un’intervista senza parlarmi”, ha ricordato. “Diceva, ‘Penso che stesse cercando un nuovo appartamento o un nuovo yacht da acquistare, ecco perché ha finito settimo’.”

In effetti Button aveva una buona ragione per essere fuori dai punti quel giorno. “Il nostro servosterzo si è rotto a inizio gara.

“Le auto di F1 sono piuttosto pesanti senza servosterzo, e avevo vesciche su tutte le mani”, ha ricordato. “Le mie mani stavano sanguinando, quindi mi fece davvero male – il tuo capo, la persona che avrebbe dovuto incoraggiarti, che dice ciò alla stampa.

“Allora loro ovviamente ne tennero conto e lo pensarono per sempre”

Le reazioni nella squadra

Secondo Button, quelle parole comportarono anche una perdita di stima, nei suoi confronti, da parte della sua stessa squadra. In quel clima Jenson avrebbe avuto bisogno di ricevere l’appoggio di altre figure nel team ma queste non si fecero avanti.

D’altra parte, il rapporto con Briatore era ormai compromesso.

“Non era il tipo di persona con cui ci si poteva sedere e avere una conversazione onesta come quella”, ha detto Button di Briatore.

“È stato molto difficile avevo bisogno di altre persone nella squadra per sostenermi e non lo hanno fatto,” ha detto. “Questa è una squadra che aveva ottenuto molto in passato con Michael Schumacher e pensavano di essere i migliori.

Flavio Briatore e Michael Schumacher in Benetton

“Allora questo ragazzino – che pensano ora sia un playboy perché Flavio l’ha detto – sta venendo qui cercando di esibirsi e non sta facendo un buon lavoro.

“E non stavo facendo abbastanza un buon lavoro,” ha ammesso Button francamente. “Ma è stato perché non sono stato formato nel modo giusto e non ero abbastanza forte mentalmente per trovare una via d’uscita.

“Ha fatto davvero male. Sono comunque un personaggio emotivo”, ha detto. “Non sono affatto difficile quando si tratta di emozioni; quindi, ho davvero lottato con questo ed è stato uno dei maggiori problemi per me.”

“La cosa migliore per me era lasciare la squadra, e mi è stato detto di lasciare il team perché Fernando [Alonso] stava arrivando comunque.”

Il trattamento ricevuto da Button in Benetton rovinerà per sempre il rapporto con Briatore, che non lo considererà mai all’altezza anche quando Jenson sarà in Brawn, ad un passo dal vincere il suo Mondiale.

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