Cosa c’è dietro al miglioramento di Mercedes e perché non basta

Cosa c’è dietro al miglioramento di Mercedes e perché non basta

7 Aprile 2023 0 Di Martina La Camera

Il progetto da buttare di Mercedes è meglio di quello che sembra? I protagonisti spiegano le buone prestazioni viste in Australia e perché queste non sono ancora sufficienti.

L’inizio della stagione 2023 di Formula 1 ha riservato non poche sorprese e quella che fino a poco tempo fa era considerata una squadra imbattibile, Mercedes, ha dichiarato senza giri di parole di aver sbagliato a perseguire la propria idea progettuale. Nonostante ciò, dopo tale ammissione, inaspettatamente le prestazioni della squadra di Brackley hanno iniziato a migliorare. L’abbandono di una visione errata, secondo Toto Wolff, ha permesso a Mercedes di avanzare finalmente nella direzione giusta. Quelle che sembravano parole di conforto per una squadra in difficoltà che aveva bisogno di risalire la china, si stanno dimostrando assolutamente veritiere.

Miglioramenti per Mercedes

Già dal Gran Premio dell’Arabia Saudita la squadra ha messo tutta se stessa per migliorarsi e il podio, all’inizio impensabile in tempi brevi, era nell’aria. Dopo che Russell lo ha sfiorato a Jeddah, in Australia le cose si sono messe certamente in modo diverso. Una qualifica rigenerante era solo l’antipasto per Mercedes. Hamilton, benché non ancora perfettamente connesso alla nuova monoposto, ha colto il secondo posto mentre Russell, costretto al ritiro, ha lanciato buoni segnali. Il passo gara infatti mostrato a Melbourne sembra nettamente migliore rispetto a quello del Bahrain.

Secondo Wolff, ciò potrebbe dipendere dal tracciato australiano, la cui configurazione front-limited potrebbe aver avvantaggiato una W14 con scarso carico aerodinamico posteriore.

“Penso che sia stato sicuramente un vantaggio per noi. La nostra macchina manca un po’ di prestazioni nella parte posteriore”, ha detto il Team Principal della Mercedes.

“Penso che questo ci faccia sembrare un po’ migliori di quanto dovremmo essere. Ma sappiamo dove sono i punti deboli e dobbiamo solo risolverli”.

Cosa c’è dietro al miglioramento di Mercedes e perché non basta

Benché la tipologia di pista abbia certamente aiutato, George Russell, il pilota più in palla del duo Mercedes, crede che ci sia dell’altro.

“Ho lavorato molto duramente con i miei ingegneri per ottenere il massimo da un assetto”, ha detto. “Sento che negli ultimi due fine settimana abbiamo messo la macchina in una finestra davvero fantastica, spostandoci un po’ lontano da dove ci avevano detto le nostre simulazioni. 

“Questa è stata forse una delle ragioni per cui il ritmo era così scarso in Bahrain. Con le conoscenze che ho ora, probabilmente avremmo potuto avere la macchina in una finestra molto diversa in Bahrain per avere più prestazioni.

“Dobbiamo guardare e capire perché le simulazioni ci stanno dicendo una cosa e noi stiamo andando in una direzione leggermente diversa”.

Obiettivo: sfidare Red Bull

Il tanto lavoro in pista paga, laddove quello al simulatore può deludere. Ma la strada per Mercedes, e per chiunque voglia ricucire lo strappo da Red Bull, è ancora lunga. La scuderia della stella a tre punte, per quanto sia contenta di poter sfidare Ferrari e Aston Martin, vuole tornare alle posizioni di testa avvalendosi degli aggiornamenti in via di sviluppo a Brackley.

“Penso che abbiamo fatto un buon passo avanti questo fine settimana sul giro singolo e sul ritmo di gara, ma è qui che deve essere il nostro punto di riferimento? Non sono sicuro”, ha detto Wolff.

“Penso che abbiamo massimizzato quello che abbiamo. Credo che sia stato bello vedere che stiamo correndo con Ferrari e Aston Martin, e dobbiamo solo consolidarci.

“Quindi, più impariamo sulla macchina e portiamo i pacchetti di aggiornamento, si spera di poter sfidare di più i leader”.

Cosa c’è dietro al miglioramento di Mercedes e perché non basta

Una visione condivisa anche nelle parole di Russell.

“Non siamo qui solo per essere i migliori degli altri, o mezzo secondo dietro la Red Bull.

“La nostra battaglia è con la Red Bull e va bene, potremmo essere stati più veloci di Ferrari e Aston questo fine settimana, ma siamo ancora chiaramente lontani da ciò che vogliamo essere”.

Il cammino intrapreso non è certo dei più semplici ma la pluripremiata Mercedes non può fare a meno di puntare nuovamente in alto. Il team ha fiducia nel lavoro che si sta svolgendo e che sta conducendo a dei miglioramenti visibili in pista ma ciò non è sufficiente. L’obiettivo resta sempre riagganciare la lontanissima Red Bull.

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