Russell: in Mercedes contro Hamilton Verstappen avrebbe rischiato
16 Aprile 2023George Russell ha parlato dei suoi primi tre anni di Formula 1 passati in Williams e di quanto siano stati utili per fare esperienza. Una maturazione fondamentale per non rischiare di danneggiare la propria carriera contro un compagno all’apice del successo che avrebbe potuto travolgere anche Verstappen.
Il sogno di ogni pilota è correre in Formula 1 ma essere gettati all’inizio della propria carriera subito nella mischia può essere controproducente, o almeno così la pensa George Russell. Il pilota inglese ha dovuto però affrontare non uno ma ben tre anni di gavetta in Williams. Anche quando Russell ha dato prova delle sue capacità su un’auto competitiva al Gran Premio di Sakhir 2020, come sostituto di Lewis Hamilton, si è comunque atteso il 2022 per vederlo ufficialmente in Mercedes. Una perdita di tempo?
“Penso che sia qualcosa che non si saprà mai”, ha detto Russell nella sua intervista a Square Mile, riportata da racingnews365.com.
“È qualcosa che mi dico perché mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno e voglio trarre il positivo da ogni situazione. Ma potrei sedermi qui e dire che ho perso tre anni della mia carriera perché ero in una macchina che era proprio in fondo alla griglia e non potevo lottare per la vittoria.
“Oppure si possono vedere tutti gli aspetti positivi del mio periodo lì. Guardo quegli anni ora pensando: ‘Sì, forse ho imparato di più a correre nelle retrovie rispetto a quello che alcuni dei miei rivali potrebbero aver fatto essendo stati gettati nella mischia dall’inizio.’
“Alcuni piloti sono stati buttati presto nel vivo e questo ha danneggiato le loro carriere”.

Russell sull’inizio di Verstappen in Formula 1
George Russell non recrimina perciò il tempo passato nelle retrovie perché quel periodo gli è servito a fare esperienza. L’inglese è quindi dell’opinione che un avvio di carriera su una vettura altamente competitiva avrebbe potuto essere complicato per lui, come per qualsiasi altro pilota. Il rischio che un compagno più esperto, e magari Campione del Mondo, danneggi la carriera di un debuttante, infatti, è alto secondo Russell.
Lo stesso Max Verstappen, passato improvvisamente in Red Bull ad inizio carriera, avrebbe rischiato di danneggiare la sua reputazione se fosse stato promosso in Mercedes troppo presto e si fosse ritrovato accanto un compagno come Hamilton.
“Ad esempio, Max Verstappen ha ovviamente ottenuto la sua promozione dopo 18 mesi, ma forse se fosse entrato in una squadra come la Mercedes contro Lewis Hamilton all’apice delle sue forze, avrebbe potuto danneggiare la sua carriera”, ha detto il britannico.
“Quindi bisogna guardare la cosa da entrambi i lati, e di sicuro Max è stato un pilota migliore dopo tre o quattro anni al suo attivo rispetto a dov’era dopo 18 mesi alle spalle.
“Se avesse affrontato un ragazzo assolutamente nel fiore degli anni e che domina nella macchina a cui è così abituato, forse non sarebbe nella posizione in cui si trova oggi”.

Contento in Mercedes
George Russell è quindi contento di come siano andate le cose. Nonostante non abbia avuto, per ora, la possibilità di lottare per il trionfo nel Campionato, ha comunque avuto il tempo che gli serviva per maturare. George ringrazia perciò per il tanto aiuto ricevuto durante il suo percorso graduale ma corretto.
“Devo essere grato alle persone che mi hanno consigliato, aiutato e cresciuto per questa posizione”, ha aggiunto.
“In quei tre anni che sono passati, forse avrei potuto lottare un po’ più in alto in griglia, ma se non fossi stato su una Mercedes, non avrei lottato per i campionati. Quindi qual è la differenza per me?
“Alla fine, voglio vincere i campionati e se fossi stato in fondo alla griglia o lottando per i primi sette, a dire il vero non ci sarebbe stata differenza. In definitiva, sono contento di dove sono in questo momento.”
La lotta per il Campionato dovrà però attendere nonostante Russell sia finalmente in Mercedes. Gli anni in Williams hanno attardato il suo arrivo e lasciato la curiosità di vederlo correre contro un Hamilton completamente a suo agio con la monoposto. Chissà se Mercedes avrà ancora l’occasione di lottare per un Mondiale con i due inglesi al meglio della propria forma in squadra.