F1 | Qualifiche GP di Giappone: l’analisi della telemetria

F1 | Qualifiche GP di Giappone: l’analisi della telemetria

23 Settembre 2023 0 Di Leonardo Raffaelli

Andiamo ad analizzare le telemetrie delle qualifiche a Suzuka di stamattina dei primi 4, ossia Verstappen, Piastri, Norris e Leclerc.

Nelle odierne qualifiche del GP del Giappone Max Verstappen è tornato alla pole, dopo due gare di digiuno. La Red Bull è apparsa in grande forma, dal momento che il tempo del #1 è risultato essere quasi 6 decimi più veloce di quello di Piastri, che partirà 2°. Il talento australiano è seguito a distanza ravvicinata da Norris, Leclerc e Perez. La lotta per il 2° posto si conferma dunque accesissima, con questi 4 piloti chiusi in 2 decimi.

Per capire meglio i valori in gara in vista di domani, può essere d’aiuto analizzare la telemetria. Lo studio dei dati proseguirà quindi con 3 confronti in parallelo: il primo sarà tra Verstappen e Piastri, che si divideranno la 1° fila, il secondo tra Piastri e Norris, separati da pochi centesimi, e l’ultimo tra Piastri e Leclerc, che è di nuovo davanti a Sainz. In questo modo si potranno comparare quelle che, almeno sul giro singolo, sono le tre monoposto migliori in pista.

Disclaimer

L’analisi si basa sui dati telemetrici estrapolati grazie ad un software interno di Fuori Pista, ed il periodo di campionamento è di circa 14 metri. Pertanto, i dati non possiedono un’elevata precisione, ma sono sufficientemente accurati per trarre alcune interessanti conclusioni. Si consiglia di zoomare sulle immagini della telemetria per una lettura migliore. Per i numeri e i nomi delle curve usati, invece, si consiglia di consultare questa mappa. Per quanto riguarda la “legenda” dei grafici e i tempi sul giro,

CognomeColoreTempo sul giroDistacco dal 1°
1°) VerstappenBlu1:28.877
2°) PiastriArancione1:29.458+0.581s
3°) NorrisBianco1:29.493+0.616s
4°) LeclercRosso1:29.542+0.665s

Confronto Verstappen-Piastri

Nel rettilineo principale Verstappen tocca una velocità massima di 335Km/h, contro i 329Km/h di Piastri. L’olandese percorre curva 1-2 con più velocità e una marcia superiore rispetto all’australiano, che non può nulla contro lo strapotere della RB19 nemmeno nella famosa “S”. I due assi approcciano diversamente curva 7: il #1 tocca leggermente il freno e prepara l’uscita, dato il tratto da fare in pieno che segue, mentre il #81 predilige una maggiore velocità minima a scapito dell’uscita. Prima della 8 la Mclaren colma il gap di velocità accumulato per la differenza di guida alla 7, forse grazie a una diversa erogazione dell’ibrido. Alla fine del 1° settore la Red Bull ha un vantaggio di quasi mezzo secondo sull’avversario.

Anche alla Degner e alla successiva Verstappen porta più velocità e allunga. In curva 11 e 14 i due hanno nuovamente un approccio diverso: in entrambi i casi Piastri prepara meglio l’uscita rispetto al campione del mondo in carica e riguadagna qualcosa. Ciononostante, l’olandese guadagna comunque circa mezzo decimo sull’australiano nel 2° settore.

Prima della 16 le top speed raggiunte sono di 308Km/h per l’alfiere della Red Bull e di 306Km/h per quello della McLaren. Nel “Casio Triangle” il #81 decelera prima (pur frenando appena dopo) e meno del #1, portando più velocità in curva. L’uscita dei due è simile, ma il classe 2001 fatica maggiormente in trazione prima di andare full throttle. Il gap sul traguardo è di 581 millesimi a favore di Verstappen, che ha quindi guadagnato un altro mezzo decimo su Piastri nel T3.

Confronto Piastri-Norris

Prima di curva 1 Piastri e Norris arrivano con una velocità massima rispettivamente di 329Km/h e di 327Km/h, con il britannico che frena prima ed esce meglio dalla 2. Nella “S” il #4 si conferma più veloce del compagno di squadra e arriva alla fine del 1° settore con circa 2 decimi di vantaggio.

Nel tratto che va dalla 8 alla 10 Norris allunga leggermente grazie a delle velocità in curva maggiori, ma all'”Hairpin” e nello “Spoon”, come Verstappen, frena più tardi di Piastri e predilige la percorrenza a discapito della trazione. Nel T2 l’australiano riesce a guadagnare un decimo grazie all’approccio diverso volto a massimizzare l’uscita e le top speed.

Prima della chicane finale il #81 tocca quota 306Km/h contro i 303Km/h del #4, grazie forse a una configurazione aerodinamica più scarica (che si evincerebbe dalle top speed delle due MCL60). Piastri frena leggermente dopo portando più velocità in curva, ma riesce comunque a non sacrificare troppo l’uscita e a stare davanti a Norris, che fatica di più in trazione, di 35 millesimi, guadagnandogli quasi un decimo e mezzo nell’utimo settore e ribaltando la situazione.

Confronto Piastri-Leclerc

La top speed prima di curva 1 è per entrambi di 330 Km/h. Leclerc frena prima ed entra in curva col gas leggermente aperto (usare contemporaneamente acceleratore e freno era una delle sue “specialità” dello scorso anno, a dimostrazione del feeling ritrovato con la SF-23 grazie al nuovo fondo) e una marcia superiore, ma riesce a spalancare il gas più tardi rispetto a Piastri. Nella “S” il #16 è generalmente più veloce del #81, ma alla fine del 1° settore paga comunque quasi un decimo e mezzo, accumulato in curva 1-2.

Fino alla 10, grossomodo, i due si equivalgono. In curva 11 il monegasco frena leggermente prima ed esce più forte, portandosi in vantaggio rispetto all’australiano. Alla 14 il talento della McLaren favorisce l’uscita più del ferrarista e alla fine del T2 è in vantaggio di 120 millesimi.

La top speed dopo la 130R (curva 15) è di 306Km/h per Piastri e di 304Km/h per Leclerc. Al “Casio Triangle” il 25enne frena più tardi del rivale, che invece riguadagna in uscita. Alla fine del giro l’australiano conserva un margine di 8 centesimi e mezzo.

Conclusioni

Analizzando le telemetrie, si nota la superiorità schiacciante della Red Bull, che vola nel 1° settore, grazie alla presenza di soli curvoni lunghi e veloci, e nelle velocità massime. Anche se sarebbe opportuno aspettare la gara, si potrebbe già pensare che l’impatto delle nuove direttive, ossia la TD18 sulle ali flessibili e la TD39 sulla rigidità del fondo, sia stato trascurabile, almeno per quanto riguarda i top team.

McLaren si conferma un’ottima vettura nelle piste da medio-alto carico aerodinamico, mentre Ferrari sembra aver risolto i problemi di grip nelle curve a percorrenza prolungata, pur avendo sacrificato l’ottima velocità massima che caratterizza la SF-23, come dimostrano le top speed di Leclerc e Piastri, talvolta addirittura a favore del secondo. Bisogna comunque menzionare che, a sorpresa, le MCL60 sono state le più veloci a DRS chiuso e le 2°, assieme alle Rosse, dietro alle RB19 con il flap mobile aperto.

A ogni modo, a giudicare dai long run delle FP2, Verstappen e la Red Bull partono sicuramente come favoriti per la gara, mentre McLaren e Ferrari duelleranno per il ruolo di 2° forza. Occhio però al degrado, che potrebbe spingere i team a optare per una strategia a due soste.

Seguici sui social!

Sei un grande appassionato del Motorsport? Vuoi seguire tutte le news? Bene! Seguici sui nostri canali Instagram e Telegram! Mi raccomando, se ritieni interessanti i nostri articoli, condividili con chi vuoi. Buon proseguimento di lettura sul nostro sito!

+ posts