WEC | Peugeot cambia tutto! La 9X8 avrà un’ala posteriore
3 Ottobre 2023Una 9X8 dal design estremo non rende a dovere: Peugeot è pronta ad un inversione di rotta e ad abbracciare l’idea di un’ala posteriore.
L’ingresso di nuovi importanti competitors nella categoria, unito allo sviluppo delle vetture già presenti in griglia in questa stagione, renderà il 2024 un anno di grandi cambiamenti per il WEC.
Tali novità riguarderanno la struttura stessa della serie, come ad esempio l’espansione della griglia, o l’introduzione delle GT3, ma saranno identificabili anche visivamente.
Molte vetture, infatti, differiranno leggermente da quanto il pubblico è stato abituato a vedere durante la stagione, grazie anche ai cosiddetti “token” utilizzabili dai team per lo sviluppo delle componenti.
Ogni marchio che abbia omologato la propria vettura LMH, ne vede il “congelamento” delle componenti per 5 anni, con il solo utilizzo di 5 gettoni, o “token” per l’appunto, necessari per poter effettuare modifiche legate alla performance.
Rimangono invece esclusi e non soggetti all’utilizzo dei “gettoni“, tutti quegli aggiornamenti atti a risolvere problematiche legate alla sicurezza e all’affidabilità del veicolo, che vanno tuttavia concordate prima con FIA e ACO.
Ovviamente, considerato che molti di questi sviluppi vanno ad agire contemporaneamente su entrambi i fronti, sia quello dell’affidabilità che quello della prestazione pura, il processo è ben distante dall’essere lineare e necessita di svariate discussioni, con lo scopo di mantenere equilibrato il pacchetto tra LMH e LMDh.

Peugeot: progetto sbagliato?
Come più volte riportato, la vettura che più di tutte potrebbe variare nel 2024 è la Peugeot 9X8, prototipo estremo che la Casa del Leone ha iniziato a schierare in pista dalla 6h di Monza del 2022 e autrice della sua prima stagione completa proprio quest’anno.
Ormai noto ai più, l’Hypercar transalpina trae la propria efficienza aerodinamica dal fondo in maniera simile alle vetture di Formula 1, ed è l’unica fra i prototipi della serie WEC a non avere un’ala posteriore.
Tale soluzione, estrema ed innovativa dal punto di vista tecnico, si è rivelata tuttavia competitiva solo sporadicamente e su taluni circuiti, mentre nella maggior parte delle occasioni è apparsa ancora piuttosto acerba.
Sebbene la scelta di non avere un’ala posteriore rappresenti un notevole vantaggio per quanto concerne la resistenza all’avanzamento, l’assenza di un profilo alare porta con sé un minor carico aerodinamico che Peugeot ha provato a ricercare nel fondo vettura, lavorando intensamente sui “Canali di Venturi“.
Nonostante ciò, tuttavia, l’alettone al retrotreno gioca un ruolo determinante anche nel generare la bassa pressione nella zona retrostante la vettura, che contribuisce all’estrazione della portata d’aria del diffusore, andando così ad accelerare i flussi nel sottoscocca e incrementando il carico aerodinamico.
I tecnici Peugeot hanno cercato un’alternativa a questo fenomeno modellando la carrozzeria al posteriore creando una leggera curvatura verso l’alto, ma il progetto non ha dato i frutti sperati.

Al punto 2: si intravede il grande lavoro al fondo vettura, differente rispetto a quello “piatto” delle rivali.
Un’ala per tornare a volare
La performance altalenante, in grado di impensierire i rivali principali solo a Monza ed in parte a Le Mans, avevano spinto i vertici della squadra a valutare soluzioni alternative già a luglio, fissando una cosiddetta “deadline” con la 6h del Fuji, al fine di valutare attentamente le prestazioni della vettura e quali passi compiere successivamente.
In occasione dell’evento nipponico, il Direttore Tecnico di Peugeot, Olivier Jansonnie, aveva affermato come servisse più chiarezza da parte degli organi normativi per capire quanto a fondo si potesse spingere un progetto di anno in anno, senza rimanere intrappolati nella diatriba sui “token” e nel dubbio affidabilità-performance.
“La nostra posizione è sempre la stessa” ha affermato Jansonnie, “Vogliamo avere più trasparenza e non possiamo fare aggiornamenti senza il loro accordo. Non è ancora chiaro cosa faremo, ne stiamo ancora discutendo“.
“Abbiamo avuto una discussione privata con FIA e ACO” ha proseguito il Direttore Tecnico di Peugeot, “Conoscono la nostra opinione sull’argomento e noi conosciamo la loro“.
Come riportato da Dailysportscar nelle ultime ore, tuttavia, pare che Peugeot e gli organi normativi siano giunti ad un accordo.
Fonti vicine alla testata giornalistica affermano che Peugeot abbia optato per una sostanziale rielaborazione della vettura, ancora basata sullo stesso monoscocca, ma con un radicale cambio del proprio concetto aerodinamico.
Il programma 9X8 “senza ala” si sarebbe rivelato troppo altalenante e troppo difficile da sviluppare, portando Peugeot alla decisione di ridisegnare il proprio progetto attorno ad un pacchetto aerodinamico più convenzionale.
L’auto del 2024, pertanto, avrà quasi certamente un’ala posteriore in linea con le vetture rivali e un fondo piatto, in un assetto completamente diametrale rispetto a quello iniziale e molto più in linea con quanto proposto dai competitors.
La vettura ridisegnata in tal modo, dovrebbe presumibilmente vedere la pista per alcuni test a dicembre.
