F2 | 100 gare – tracciamo un bilancio

F2 | 100 gare – tracciamo un bilancio

22 Giugno 2021 0 Di Valentina Polcaro

La nuova Formula 2 taglia il traguardo delle 100 gare e tra Gran Premi memorabili, campioni lanciati e bruciati tracciamo un bilancio della categoria cadetta per eccezione.

Prima di tutto dobbiamo fare i complimenti a chi, molto coraggiosamente, ha deciso di riformare tutta la trafila delle serie minori, parlo di Jean Todt che, salito alla presidenza della FIA, ha combattuto per avere, finalmente, un percorso chiaro che porti alla Formula 1.

Le Président stanco di avere un minestrone di GP2, GP3, campionati di Formula 3 nazionali e Formule monomarca che non riescono ad accompagnare i ragazzi in Formula 1, riforma il tutto per avere la trafila che oggi conosciamo.

Nel 2017 nasce, quindi, l’odierna Formula 2 che, non solo, è riuscita nell’intento portare giovani in Formula 1, ma anche di attirare più attenzione su di sé grazie a vetture competitive e gare spettacolari.

Unica pecca, ma tanto ormai ci siamo abituati, il motore, un Mecachrome che non riesce a risolvere i problemi di affidabilità che lo caratterizzano dall’inizio di questa avventura.

Andiamo, quindi, a scoprire quel che di buono ha fatto la Formula 2 in 100 gare, con le statistiche che ci portano alla consapevolezza che categoria funziona come si deve.

Piloti in Formula 1

Se la GP2, soprattutto negli ultimi anni, non riusciva ad inserire i piloti nella categoria madre o li vedeva spegnersi velocemente, vedi Valsecchi, Leimer e Palmer, la Formula 2 è l’esatto opposto.

Sono ben 8 i piloti saliti di categoria in quattro stagioni, tutti ancora in attività ad eccezione di Alex Albon, diventano 9 se includiamo Jack Aitken autore di un solo Gran Premio.

Insieme hanno totalizzato ben 845 punti, 17 podi, 9 pole e 2 vittorie.

Una categoria che riesce nello scopo per cui è nata, formare e lanciare nuovi campioni o stelle come dice il payoff della categoria: Stars of Tomorrow.

Piloti e vincitori

La Formula 2 è riuscita ad alzare il livello di competitività della categoria, basti pensare che da quando è nata nessun team ha vinto il campionato per più di una volta e ben 31 piloti hanno vinto almeno un Gran Premio.

La forte competitività del campionato ha portato ad una sorta di selezione naturale anche se qualche pilota non all’altezza lo abbiamo visto.

I costi sono ancora molto elevati, ma le academy riescono in parte ad attutirli permettendo a coloro con un bagaglio economico non elevato di dimostrare il loro talento.

Format

Formare i piloti ecco la parola chiave della Formula 2, aiutare ragazzi che hanno la velocità nel sangue a migliorare i vari aspetti del weekend di gara, spronandoli a non mollare neanche un colpo.

Come? Con il punteggio!

4 punti per la pole e 2 per il giro veloce più la griglia invertita formano i piloti sul giro secco e sui sorpassi, oltre che sulla gestione delle gomme.

Da quest’anno il format si è evoluto portando ben 3 gare a weekend cercando una maggior attenzione nel non provocare incidenti che potrebbero causare una non partenza nella gara successiva.

Qualche numero

72 piloti hanno gareggiato in F2;

60 piloti hanno segnato punti;

41 piloti sono saliti sul podio;

31 piloti hanno vinto almeno una gara;

29 paesi sono stati rappresentati dai piloti in pista;

18 piloti hanno conquistato la pole almeno una volta;

15 piste hanno ospitato gare di F2;

Charles Leclerc ha il maggior numero di pole con otto, davanti a De Vries con sette e Ilott con sei;

George Russell ha segnato il maggior numero di punti in una sola stagione con 287, davanti a Leclerc con 282 e De Vries con 266;

Nyck De Vries e Artem Markelov sono alla pari con il maggior numero di vittorie, con ottoLeclerc è secondo a pari merito con Russell a sette, ma in una sola stagione.

In conclusione la nuova Formula 2 è riuscita a rilanciare una categoria sull’orlo del baratro aprendo le porte della Formula 1 a piloti bravi facendogli maturare un buona esperienza per il grande salto.

Auguri Formula 2 e altre 1000 di queste gare!

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