GP di Gran Bretagna: Ferrari competitiva, ma il merito è anche del caldo

GP di Gran Bretagna: Ferrari competitiva, ma il merito è anche del caldo

20 Luglio 2021 1 Di Ivan Mancini

A Silverstone è scesa in pista la miglior Ferrari degli ultimi due anni. Lento e costante miglioramento, oppure solamente fortuna?
 

Fino ad ora abbiamo avuto modo di vedere una SF21 competitiva nei circuiti cittadini e meno forte in quelle piste che stressano maggiormente motore e pneumatici. In quel di Silverstone, tuttavia, la situazione si è capovolta: la Ferrari ha dimostrato un buon passo durante tutto il weekend e Leclerc ha incredibilmente combattuto per la vittoria contro un decisamente più competitivo Lewis Hamilton. Auto Motor Und Sport ha analizzato i progressi della Ferrari nelle ultime gare e ha provato a fare il punto della situazione in casa Maranello. Pura casualità oppure lento miglioramento?

 

I due appuntamenti di Monaco e Baku

Quelli di Monaco e Baku sono circuiti che ben si conciliano con le caratteristiche tecniche della SF21. A Monaco Sainz ha dimostrato un gran ritmo, mentre in Azerbaigian la situazione era profondamente diversa per via del lungo rettilineo che ha messo a dura prova il motore della Rossa; ciononostante, Leclerc è riuscito a collezionare due pole position in entrambe le occasioni, traendo vantaggio da situazioni fortuite.

 

La parentesi in Francia e le due gare al Red Bull Ring

La tappa al Paul Ricard si è invece rivelata un totale disastro, con gli alfieri della Rossa che sono tornati a casa a secco. L’appuntamento in terra transalpina ha accentuato i problemi che il Cavallino Rampante aveva già riscontrato in Portogallo, ovvero il degrado prematuro delle gomme in quei circuiti che concentrano il carico sugli pneumatici anteriori.

Decisamente diverse le gare in Austria, in cui la Ferrari aveva dimostrato timidi segnali di miglioramento – offuscati però dalle posizioni arretrate in griglia di partenza: gli uomini di Maranello avevano preferito sacrificare le qualifiche a discapito di un buon passo gara.

 

L’episodio di Silverstone

Ma è in Inghilterra che la Ferrari ha giocato i suoi assi nella manica. Come nella favola del brutto anatroccolo, la Rossa si è dimostrata solida in tutto il fine settimana di gara, con Leclerc che ha sfiorato la vittoria e con Sainz che ha raggiunto “solo” la zona punti a causa del contatto con Russell; punti che sarebbero potuti essere maggiori se la velocità di punta della SF21 non avesse limitato lo spagnolo nei duelli con Ricciardo.

Quello che stupisce, però, è la competitività della Ferrari in un circutio che somiglia più al Paul Ricard che ad un cittadino. Il “trucco” risiede nelle condizioni meteo di Silverstone che hanno consentito di diminuire il divario tra la temperatura dell’asfalto e quella dei battistrada, con la conseguente diminuzione del degrado. Il caldo, dunque, ha aiutato la Ferrari nella gestione degli pneumatici anteriori, punto debole della SF21 (a causa dei token che hanno costretto gli uomini di Maranello a preferire lo sviluppo del posteriore per ragioni aerodinamiche).

Non abbiamo ancora tutte le risposte. Quando avremo capito tutto, faremo un grande passo avanti” ha affermato Leclerc al termine dello scorso GP. I problemi ci sono ancora, ma si intravedono anche voglia di miglioramento e di perfezionamento: i dati parlano chiaro.

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