WEC | Presentata ufficialmente la Isotta Fraschini Tipo 6
2 Marzo 2023Isotta Fraschini ha presentato in maniera ufficiale la vettura che avrà il compito di riportare il marchio alle corse dopo 74 anni.
Presentata ufficialmente martedì 28 febbraio 2023, la Isotta Fraschini Tipo 6 è la vettura che la Casa milanese ha scelto per tornare a competere, dopo 74 anni di digiuno dalle corse.
Ad aprire le danze, nella gremita sede di Isotta Fraschini, ci ha pensato il Presidente Alessandro Fassina, fra le altre cose Amministratore Delegato del Gruppo Fassina Automotive e di Autopolar, che non ha nascosto le ambizioni per il progetto e gli obiettivi futuri del marchio.
“Si riparte. Oggi Isotta Fraschini ha un suo consiglio di amministrazione, adeguato, dove l’Amministratore Delegato è Enzo Panacci, proveniente da Nolan, mentre il responsabile Motorsport è Claudio Berro; competenze di alto livello dove la più importante è quella del fornitore di energia e motori: Michelotto. È la scelta migliore per realizzare le automobili che vogliamo”.
La Tipo 6 sarà distribuita in tre differenti versioni: la Tipo 6 Competizione, la Tipo 6 Pista e la Tipo 6 Strada.
Tre vetture diverse e riviste in base alla destinazione, seppur comuni nel DNA.

Specifiche tecniche e differenze fra le versioni
A livello di pura prestazione, la nuova Hypercar di Isotta Fraschini promette numeri da capogiro, con un motore V6 turbocompresso da 700 cv (anche se i dati ufficiali prevedono una spinta fino a 760), supportato da un sistema ibrido in grado di sprigionare altri 270 cv (200 kW).
Il potente propulsore, unito ad un peso di soli 1000 kg, è in grado di portare la vettura da 0 a 100 km/h in soli 2,2 secondi.
Anche la versione stradale, denominata appunto Tipo 6 Strada, è attesa nel 2023 e si differenzierà dalla versione “Competizione” per via di leggere modifiche all’aerodinamica e per la mancanza della grande ala posteriore.
L’abitacolo, in questa specifica, sarà biposto, mentre la potenza sarà di 979 cv totali, con il peso che rimarrà fissato a 1000 kg.
Il marchio milanese ha specificato che la Isotta Fraschini Tipo 6 Strada sarà “targabile come esemplare unico ripetibile nei Paesi che ammettono questo tipo di omologazione”. Il prezzo? Ben 2.750.000 euro tasse escluse, per quello che sarà un vero pezzo d’arte motoristica, vista anche la previsione di soli 50 esemplari in circa 5 anni.
La Tipo 6 Pista, invece, sarà riservata unicamente ai track day e pensata per quei clienti che potranno godere delle sue prestazioni in eventi studiati ad hoc.

Debutto a Monza e programmi futuri
Nel corso della presentazione, Claudio Berro, Responsabile del Motorsport di Isotta Fraschini, ha spiegato come il marchio ritorni con una vettura da competizione perché “la sfida del lusso è ormai improponibile”, e “il Campionato WEC è un ottimo modo per mettersi in evidenza“.
“Scenderemo in pista verso aprile” ha proseguito poi Fassina, “Ma oggi posso dire che è l’automobile acquistabile da corsa più performante a disposizione, che va più veloce sul giro di 4/5 secondi rispetto ad una Formula 1”.
“Pensiamo di realizzare un paio di auto all’anno per le competizioni e 10/12 vetture nelle altre due versioni a partire da subito, con consegne che potrebbero avvenire in nove mesi”.
La vettura, presentata “nella sua configurazione completa e reale”, competerà nel WEC con la formula “gara per gara” non appena sarà omologata dalla FIA, pur non comparendo nell’elenco iscritti del Campionato.
Nel mentre, spiega Berro, “macineremo chilometri insieme al Team Vector, in modo da farci trovare pronti alla prima occasione possibile“.
Secondo quanto dichiarato da Isotta Fraschini, comunque, la Tipo 6 Competizione dovrebbe vedere la pista in una gara ufficiale per la prima volta in occasione della 6 ore di Monza in programma il prossimo 9 luglio.
Al termine della presentazione, inoltre, il Presidente Fassina ha annunciato che attualmente sono stati investiti nel progetto circa 25 milioni, a fronte di circa 100 previsti per il programma completo.
A partire dal 2026, arriverà poi una nuova Hypercar biposto che negli anni successivi verrà prodotta in circa 30/40 unità annue.
