Lotta per l’ottavo posto: chi la spunterà tra Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri?

Lotta per l’ottavo posto: chi la spunterà tra Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri?

28 Settembre 2023 0 Di Matteo Poletti

La lotta al top è finita da tempo, ma non è così dappertutto. Più indietro di Verstappen, Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri si stanno giocando l’ottavo posto nella classifica costruttori. Haas e Alfa Romeo sono vicine, ma AlphaTauri è in crescita. Chi la spunterà e chi, invece, finirà ultimo? Proviamo a scoprirlo.

La classifica attuale

Al momento, con ancora 6 round da disputare, le ultime tre posizioni nella classifica costruttori sono racchiuse in soli 7 punti. Haas “comanda” dall’alto dei suoi 12 punti, seguita da vicino da Alfa Romeo con 10 punti. AlphaTauri è più lontana (5 punti), ma il team di Faenza ha conquistato tre punti nelle ultime cinque gare, mentre Alfa Romeo e Haas soltanto uno.

Ora che abbiamo una panoramica sulla situazione attuale nelle retrovie, andiamo a ripercorrere la stagione di ciascuna squadra dalla prima gara in Bahrain ad oggi.

Haas: peccato per la mancanza di aggiornamenti

La Haas ha avuto il migliore inizio di stagione tra le tre scuderie, con 7 punti conquistati nelle prime 3 gare, tra cui un ottimo settimo posto di Hulkenberg in Australia. Tuttavia, dopo il quinto round a Miami (in cui Magnussen ha conquistato un punto), la Haas è rimasta a secco di punti fino a Singapore, salvo per la sprint in Austria, quando uno straordinario Hulkenberg portò a casa 3 punti arrivando sesto.

Come accade spesso e volentieri al team di Kannapolis, però, la vettura è rimasta sostanzialmente quella di inizio stagione, con i suoi pregi e, soprattutto, le sue debolezze. Al Gran Premio degli Stati Uniti, in programma ad Austin a fine ottobre, dovrebbero arrivare importanti aggiornamenti. Fino a quel momento (in mezzo c’è il GP del Qatar), sia Magnussen che Hulkenberg hanno dichiarato che gareggeranno con il solo scopo di sopravvivere con i mezzi attualmente a disposizione.

Alfa Romeo: quell’occasione non sfruttata…

Anche il team di Hinwil non era partito male, con 6 punti nelle prime 3 gare (di cui 4 solo nel GP inaugurale in Bahrain grazie a Bottas). Da Baku in poi, però, sono arrivati solamente 4 punti. Il più delle volte, la macchina non è stata all’altezza. Pesa molto, però, lo zero fatto registrare in Ungheria.

L’Alfa Romeo si è improvvisamente trovata tra le mani una tra le cinque migliori vetture in griglia e ha estratto il massimo in qualifica, con Zhou al quinto posto e Bottas settimo. Al via, però, tutto è andato in frantumi: un problema al software ha fatto perdere posizioni a Zhou, che si è poi toccato con Ricciardo in curva 1, danneggiando la propria monoposto e rimediando una penalità per l’incidente. Anche Bottas, inoltre, ha perso posizioni per evitare il compagno di squadra e l’Alfa Romeo ha lasciato Budapest a mani vuote.

AlphaTauri: ultime gare in crescendo

Situazione opposta per l’AlphaTauri: prima della pausa estiva, la scuderia di Faenza aveva accumulato solo 3 punti grazie a tre decimi posti di Tsunoda. I problemi relativi al secondo sedile, inoltre, non hanno di certo aiutato: prima il licenziamento di de Vries e l’arrivo di Ricciardo, poi l’infortunio dell’australiano e la sostituzione con Lawson.

L’arrivo del classe 2001, però, è stata una ventata di aria fresca per la squadra: tralasciando il debutto in extremis a Zandvoort, il neozelandese ha sempre chiuso tra i primi 11 classificati. A Singapore, poi, il suo nono posto ha portato due punti di importanza vitale.

Cosa riserverà il finale di stagione?

Con una solida crescita nella seconda parte di stagione, l’AlphaTauri sembra ora la migliore delle tre squadre di fondo griglia. 7 punti da recuperare possono apparire pochi, ma per un team che quest’anno ha ottenuto al massimo 2 punti in un weekend di gara sono un bottino non indifferente.

L’Alfa Romeo ha una vettura “lunatica”, che su alcune piste è in grado di lottare per la zona punti e su altre è completamente relegata agli ultimi posti. Quanto alla Haas (ultima classificata sia a Monza che a Suzuka), il futuro non appare limpido. L’unica ancora a cui aggrapparsi è rappresentata dagli aggiornamenti di Austin: da quelli dipenderà il piazzamento finale del team.

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