Wolff attacca Horner: “Non si può regredire ai motori dei Flintstones”
24 Luglio 2021Il team manager Red Bull, Horner, e il suo omologo in Mercedes, Wolff, sono in disaccordo circa il futuro delle Power Unit del 2025.
Continua l’alterco tra i team manager delle due scuderie in lotta per il campionato, Wolff e Horner. Stavolta, però, l’oggetto della discussione non è l’incidente di Silverstone, ma il futuro delle Power Unit in vista del 2025. Come riporta RaceFans.net, lLo scorso 3 luglio, in occasione della doppia tappa in Austria, si è tenuto un meeting per discutere del futuro delle PU a partire dal 2025, anno in cui è previsto un importante cambio regolamentare. A tale meeting hanno partecipato non solo le attuali case motoristiche, ma anche dei rappresentanti Audi e Porsche, con l’obiettivo di variegare la fornitura di propulsori e “ingolosire” nuove scuderie.
L’intervista di Horner
In questo incontro Mercedes era rappresentata da Ola Källenius e da Markus Schäfer, rispettivamente CEO e direttore operativo del gruppo Daimler AG; Red Bull Powertrains era invece rappresentata direttamente da Christian Horner. “È stato un incontro costruttivo. […] C’erano produttori storici, potenziali nuovi produttori e produttori indipendenti” ha dichiarato il britannico al termine dell’incontro. “Tenere sotto controllo i costi è una priorità. Questo motore non sarà usato solamente nel prossimo quinquennio, ma probabilmente anche nei prossimi 10 anni” ha proseguito.
Parimenti, Horner ha espresso il proprio giudizio circa il destino dei motori termici: “La Formula 1, per me, riguarda il rumore, l’intrattenimento e le auto più veloci del mondo. Per cui, dato che stiamo seguendo la strada dei biocarburanti e dei combustibili sostenibili, penso che possiamo dimostrare che il motore a combustione abbia un futuro in F1. […] Penso che non ci sia motivo di vietare motori ecologici ad alto numero di giri dal sound fantastico. I biocarburanti e i combustibili sostenibili ci consentano di farlo”.

Le parole di Wolff
D’altro canto, Wolff la pensa diversamente dal collega, sostenendo la necessità di una maggiore elettrificazione delle PU. “Non possiamo tornare ad un motore Flintstone, ma d’altra parte, passare all’elettrico [nel 2025, ndr] è troppo presto. Dovremmo trovare un propulsore di cui essere orgogliosi” ha dichiarato Wolff; laddove per “orgogliosi” l’austriaco intende una buona esperienza audiovisiva per i fan (dovuta al motore termico) e una componente ibrida efficiente (sistema ERS). “Secondo me, il passaggio [all’elettreico, ndr] potrà avere luogo nel 2030, ma ciò dipenderà dalle richieste del mercato automobilistico e dei grandi produttori di auto” ha proseguito Wolff.

Biocarburanti e combustibili sintetici
Biocarburanti e combustibili sintetici sono molto diversi. Biocarburante si riferisce ad un aumento della miscela di etanolo nella benzina esistente. La F1 attualmente impone una miscela legale di etanolo e benzina (a differenza della IndyCar) e poiché i paesi si muovono per aumentare la percentuale di etanolo utilizzato nel carburante stradale, anche la massima serie automobilistica potrebbe seguire questa strada. Tuttavia, i motori progettati per la benzina non possono funzionare con etanolo puro, quindi lo sviluppo di un biocarburante deve ancora basarsi sulla fornitura di qualche tipo di benzina.

Sia gli OEM che i fornitori di carburante, però, stanno attualmente investendo in e-fuel o combustibili sintetici. Porsche si è impegnata ad aprire un impianto di e-fuel in Cile per diventare il primo produttore di carburanti a partire dall’idrogeno. Il processo è relativamente facile da eseguire a livello chimico (l’idrogeno è combinato con l’anidride carbonica per creare metanolo sintetico, che può quindi essere raffinato in una benzina sintetica) ma estremamente limitato dal bisogno di idrogeno derivante necessariamente dall’elettrolisi (escludendo i combustibili fossili). A questo si deve poi aggiungere il vincolo delle fonti rinnovabili, al fine di rivendicare neutralità del carbonio, che non è ancora un processo efficiente.
In tal senso, Wolff ha sostenuto che la F1 potrebbe fungere da “laboratorio” per lo sviluppo. “Penso che la F1 sia il laboratorio più veloce per sviluppare combustibili sostenibili, che si tratti solo di biocarburanti o di combustibili sintetici. Sviluppare combustibili ad alte prestazioni [per la F1, ndr] è un’occasione concreta per aiutare il pianeta“.