8h del Bahrain: tutto quello che c’è da sapere
10 Novembre 2022La 8h del Bahrain prenderà il via questo sabato alle 14 ora locale (le 12 in Italia); ecco tutto quello che c’è da sapere.
La gara del Bahrain, in programma questo sabato 12 novembre alle ore 14:00 locali (le 12 in Italia), sancirà la fine del campionato WEC 2022.
La competizione si preannuncia imperdibile per diversi fattori, primo fra tutti va considerato che i titoli piloti in ciascuna delle quattro classi sono ancora da assegnare, inoltre, quest’ ultima gara stagionale, farà definitivamente calare il tramonto sulla classe GTE PRO.

Hypercar
All’interno della categoria Hypercar, Toyota si presenterà al via con 26 punti di vantaggio in classifica costruttori sui rivali della Alpine.
Tale gap pone certamente le basi perché la corona venga indirizzata verso il team nipponico, che forte di due vetture schierate in griglia, contro l’unica Alpine presente, godrà di un vantaggio non da poco.
Lo stesso discorso, non potrà invece essere fatto per la classifica piloti, dove il trio Toyota n.8 composto da Hartley-Hirakawa-Buemi e il roster Alpine formato da Negrão-Vaxivière-Lapierre, partiranno con 121 punti.
Malgrado la corona costruttori sia, come detto, indirizzata verso il Giappone, la sfida per il titolo piloti sarà accesa anche da un BOP in favore del team Alpine, che avrà a disposizione maggior potenza rispetto allo scorso appuntamento del Fuji.
Per contro, invece, Toyota dovrà accontentarsi di una potenza inferiore a quella che le ha garantito il dominio sul suolo casalingo.

Le parole dei team in lotta
Kamui Kobayashi, pilota della vettura n.7 e Team Principal di Toyota, si è espresso come segue: “Arriviamo in Bahrain dopo aver raggiunto due dei nostri obiettivi stagionali, abbiamo vinto a Le Mans e al Fuji Speedway, ma abbiamo ancora grandi obiettivi da raggiungere quest’anno e vogliamo vincere entrambi i campionati. È stato un combattimento ravvicinato per tutta la stagione, quindi non sarà facile.”
Philippe Sinault, TP di Alpine Elf Endurance, non ha nasconto l’entusiasmo durante le interviste: “Abbiamo già avuto una grande stagione e abbiamo qualcosa per cui competere anche nel finale di stagione in Bahrain. Se lo avessimo saputo all’inizio dell’anno, saremmo stati felici. È una vera opportunità e sento un’enorme eccitazione e slancio nella squadra, su ciò che è in gioco. Tutti si stanno preparando e sono pronti a mettere il loro cuore in questa battaglia finale.”
Le opinioni dei piloti coinvolti
All’euforia transalpina, fanno eco anche i piloti Negrão e Lapierre.
Ai microfoni, il driver brasiliano ha aggiunto: “Spero di essere molto vicino a loro, come a Monza, dovrebbe essere un bel finale di stagione. Penso che abbiamo fatto un fantastico lavoro quest’anno, e indipendentemente dal risultato finale, possiamo essere orgogliosi del nostro lavoro. Non è stato facile arrivare fino a questo punto, ma ce l’abbiamo fatta in maniera eccellente fino ad ora.”
“Spero che in Bahrain faremo lo stesso tipo di gara che abbiamo fatto a Monza, con due auto che lottano tra loro” ha aggiunto Nicolas Lapierre, “sarà fantastico per noi e anche per i tifosi. Non vedo l’ora.”
Si preannuncia quindi una competizione ricca di spettacolo e che, al netto di eventuali problemi, potrebbe essere giocata sul filo del rasoio.
Dopo il debutto a Monza e la gara de Fuji, si rivedranno in pista anche le Peugeot 9X8, alla prima apparizione in notturna, con al volante della n.93 il trio Vergne-Jensen-Di Resta, mentre sulla n.94 ci saranno Menezes, Duval e il nuovo acquisto Nico Müller.
L’ex pilota Audi debutterà con Peugeot, portando a qualche inevitabile modifica nell’entry list LMP2.
Come precedentemente anticipato, Glickenhaus sarà nuovamente assente, la sua stagione si è infatti conclusa a Monza.
Classifica costruttori Hypercar

LMP2
Il vantaggio di 28 punti in classifica della vettura n.38 di Jota guidata da Gonzalez-Stevens-Da Costa, consente al team di dormire sonni tranquilli, anche in vista di un 2023 in cui Jota sarà uno dei team clienti di Porsche in Hypercar.
Gli unici in grado di insidiare la corona, sono infatti gli alfieri della n.23 di United Autosport, Jarvis-Lynn-Stevens, a cui servirebbe però una vittoria e un colpo di fortuna perché la n.38 non dovrebbe arrivare oltre l’ottava piazza al traguardo.
United, punterà alla vittoria anche con la n.22 di Hanson-Albuquerque-Owen, che, malgrado la stagione avara di successi, ha dimostrato a più riprese la propria pericolosità.
Se si parla di pericolosità, non si può certo escludere dalla battaglia il team WRT, che punterà nuovamente al successo di Gelael-Frijns-Rast, e vanta la terza piazza in classifica con la n.41 di Realteam by WRT di Andrade, Nato e Habsburg.
Un altro team alla ricerca del gradino più alto del podio, sarà Prema, che nonostante le prestazioni sensazionali che le sono valse il titolo in ELMS, non ha ancora agguantato la vittoria nel campionato WEC con il terzetto Kubica-Colombo-Deletraz.
A causa del passaggio di Müller in Peugeot, Vector Sport, dovrà ripiegare su Van Der Zande, che insieme a Cullen e Bourdais, condurrà la n.10.
Sebbene quindi il titolo sia saldamente nelle mandi di Jota, i pretendenti alla vittoria sono molti e molto agguerriti.
Classifica generale costruttori LMP2
Graduatoria costruttori LMP2 ProAm
Classifica generale piloti LMP2

GTE PRO
La classe GTE PRO, come detto, vedrà calare la bandiera a scacchi anche sulla categoria stessa.
La corsa in Bahrain, infatti, sancirà definitivamente la fine delle vetture “PRO” lasciando il 2023 alle sole GTE Am che verranno a loro volta soppiantate dalle GT3 nel 2024.
La situazione attuale vede la Ferrari n.51 di James Calado e Alessandro Pier Guidi, dover difendere gli 11 punti di vantaggio sulla Porsche n.92 di Kevin Estre e Michael Christensen.
In classifica costruttori, invece, il Cavallino Rampante è avanti di un solo punto in classifica rispetto a Porsche.
Sarà certamente una sfida senza esclusione di colpi, memore anche del tanto discusso finale di stagione 2021 che, a classifica invertita rispetto a quella attuale, vide trionfare la n.51 dopo il contatto con la n.92 di Stoccarda.
Ago della bilancia della sfida, potrà essere la Ferrari n.52 di Antonio Fuoco e Miguel Molina, che dopo l’ottima prestazione al Fuji, potrebbe risultare un avversario ostico.
Non da meno, anche la Porsche n.91 di Lietz e Bruni, che con quest’ultimo ancora in corsa per il titolo piloti, potrà giocare un ruolo chiave nella battaglia.
Guai a sottovalutare la Corvette di Nick Tandy e Tommy Milner, che già a Monza hanno saputo mettere alle strette gli avversari e dimostrare la competitività della vettura, portandola alla vittoria.
Classifica costruttori GTE PRO

GTE Am
Nella classe GTE Am, la strada per il titolo sembra spianata per l’ Aston Martin n.33 di TF Sport guidata da Keating, Chaves e Sorensen, i quali, forti dei 20 punti di vantaggio sulla vettura n.98 di Dalla Lana-Pittard-Thiim, rimangono i favoriti.
Sebbene la sfida iridata sia questione per le sole vetture Aston Martin, la vittoria della corsa rimane alla portata anche delle ragazze di Iron Lynx.
Le Iron Dames Rahel Frey, Michelle Gatting e Sarah Bovy, all’ultima apparizione con la Ferrari prima del definitivo passaggio a Lamborghini nel 2024 e, seppur non ancora ufficiale, a Porsche nel 2023, rimangono fortemente candidate per la vittoria.
Le buone prestazioni avute nel corso della stagione, unite ai risultati ottenuti in ELMS, continuano infatti ad evidenziare come il trio e la squadra siano in crescita.
Attenzione comunque a non dare rilievo a team come Proton Racing e Project 1, che nel corso della stagione hanno saputo dare prova di sè, mettendo in difficoltà anche i grandi favoriti.

Anche se la stagione 2022 si concluderà al termine della gara di sabato, domenica pomeriggio sono previsti i Rookie Test annuali.
Al volante della Hypercar che vincerà il titolo, dovrebbe esserci Lilou Wadoux, mentre Doriane Pin, asso delle Iron Dames in varie competizioni, è pronta a condurre la vettura vincitrice in LMP2.
Per Peugeot, invece, si prospetta una giornata all’insegna dei giovani talenti: la vettura sarà infatti affidata al venticinquenne Maximilian Günther, al francese Yann Ehrlacher (26 anni), all’ormai noto Stoffel Vandoorne, e a Malthe Jakobsen, che nonostante i soli 19 anni, ha saputo mettersi ampiamente in mostra in ELMS nel corso di questa stagione.