Iwasa in AlphaTauri: 3 motivi per cui può funzionare e 3 per cui no
20 Maggio 2023Eccovi 6 motivi per cui il matrimonio tra Ayumu Iwasa, possibile sostituto di Nyck De Vries, ed AlphaTauri potrebbe funzionare oppure no.
La situazione di Nyck De Vries è sempre più in bilico. Marko è stato categorico, o si cambia registro prima della Spagna o l’olandese dovrà salutare la squadra ed anche la Formula 1. Helmut ha anche già sondato il terreno per un possibile rimpiazzo e nei giorni scorsi, dopo diverse voci che accostavano Daniel Ricciardo come nuovo pilota del team di Faenza, i favoriti per il sedile emersi sono 2: Liam Lawson ed Ayumu Iwasa. Entrambi fanno parte del mondo Red Bull, in quanto piloti dell’academy della squadra austriaca e corrono in campionati differenti (Liam in Super Formula ed Ayumu in Formula 2). Oggi però andremo ad analizzare le possibilità di Ayumu, indicando 3 motivi per cui quest’unione potrebbe funzionare e 3 per cui invece non s’ha da fare.
Perché può funzionare?
Il migliore dei torelli
Iwasa, in questa stagione in Formula 2, sta dimostrando che, se un pilota dell’academy dovesse essere promosso, il prescelto dovrebbe essere proprio lui.
Infatti, il giapponese ha già vinto 2 gare alla sua seconda stagione nella categoria e sta dimostrando di essere uno dei migliori prospetti della F2. Non sono mancati gli sprazzi di classe da parte sua, la vittoria nella feature race di Melbourne, dominata in lungo ed in largo dall’alfiere DAMS ne è la grande dimostrazione.
Inoltre, il 3° posto in classifica a sole 7 lunghezze dal leader Pourchaire, lo rende uno dei principali contendenti al titolo.
Per quanto riguarda il confronto con Lawson, che è il suo rivale per un sedile in AlphaTauri in caso di uscita di de Vries, anche Liam sta facendo bene in Formula Nippon, ma negli scorsi 2 anni in F2 non si è mai mostrato in grado di lottare per il titolo.
Affidabile in tutte le condizioni
Altra qualità di Iwasa è la sua capacità di andare forte in condizioni meteo e della pista differenti e difficili.
Infatti, nelle poche occasioni cui abbiamo potuto vedere Iwasa sul bagnato, il giapponese è stato autore di grandi prestrazioni.
Un esempio è sicuramente la qualifica del GP d’Australia corso in Aprile. La qualifica è stata caratterizzata dalla pioggia, ed Ayumu si è fatto trovare pronto e ha fatto la Pole Position.
Inoltre, l’anno scorso, nella Sprint Race del GP di Gran Bretagna, Iwasa era stato autore di una grande gara sotto la pioggia, nella quale ha chiuso 2° a pochi decimi dal vincitore Doohan.

Una possibile spinta dall’esterno: Honda Formula Dream

Ayumu, così come fu per Yuki Tsunoda, è sponsorizzato da Honda Formula Dream Project, progetto che prende sotto braccio i prospetti giapponesi, per portarli verso il pinnacolo del motorsport. Una possibile spinta dall’esterno (ovvero proprio quella di Honda, nonché presente tra gli sponsor della squadra), potrebbe quindi rappresentare un vantaggio per far si che quest’unione tra il giapponese ed il team di Faenza “s’abbia da fare”.
Perché non potrebbe funzionare?
Una vera e propria scommessa
Ad Ayumu mancano chilometri. Il pilota giapponese non ha mai effettuato test o sessione di prove libere a bordo di una monoposto di Formula 1, cosa che invece Liam Lawson ha già compiuto. In più, se De Vries non dovesse rispettare l’ultimatum di Marko, la possibile chiamata di Iwasa in Formula 1 arriverebbe con troppo anticipo. Una chiamata a stagione in corso per un pilota di questo tipo, che manca appunto di chilometri macinati in pista e di conoscenza della macchina, non aiuterebbe per niente.
Mancanza della super-licenza
Un altro punto a sfavore di Ayumu è sicuramente la non disposizione della superlicenza. A causa proprio della mancanza dei chilometri necessari fatti a bordo di una posto di Formula 1 ed ai 40 punti non ancora raggiunti, al giapponese manca la “patente” fondamentale per prendere parte al massimo campionato dell’automobilismo al mondo.
Ciò che non aiuta, poi, è la disposizione da parte di Lawson di essa; il pilota neozelandese ha infatti già raggiunto i punti necessari per accedere alla superlicenza FIA.
Andamento altalenante

Un altro punto debole di Ayumu è la discontinuità, che ha dimostrato sia nel suo unico anno in Formula 3, che nella sua esperienza in Formula 2. Nel suo anno da rookie (il 2022) l’andamento altalenante non è mancato, soprattutto nella prima parte di stagione, in cui ha alternato grandissimi prestazioni a risultati molto modesti. Nemmeno in questo inizio del 2023 è mancata l’altalena di risultati, anche se presentatasi in maniera minore. Un esempio lampante può essere il fine settimana di Baku, weekend in cui Iwasa arrivava da leader del campionato e che ha lasciato al terzo posto, con 7 punti di svantaggio dal nuovo capo classifica Pourchaire, dopo un doppio 0 (ritiro in sprint race e 12° in feature).
Considerazioni finali
Nonostante Ayumu si sia dimostrato, come già sopracitato, il migliore dei piloti dell’academy in Formula 2 sino ad ora, il suo possibile grande salto è una grande e grossa scommessa, un all-in che la Red Bull andrebbe a giocarsi sul nipponico, che non pecca di certo dal lato talento, ma da quello dell’inesperienza. La decisione non è ancora stata presa, infatti De Vries ha ancora tempo per ribaltare i risultati, ma nel caso non ci riuscisse i piani alti dovranno scegliere. Ayumu in AlphaTauri funzionerebbe veramente? Potrebbe arrivare un nuovo Tsunoda in Formula 1 o si potrebbe parlare di fiasco totale? Per noi il salto arriverebbe troppo presto, ma come al solito è la pista che espone la realtà dei fatti.