Da Stewart a Schumi: i nove caschi più iconici della storia della Formula 1
24 Febbraio 2021I caschi scelti da Gasly e Tsunoda per la stagione 2021 hanno destato molte critiche. Salvo qualche particolare, infatti, gli elmetti del francese e del nipponico sono uguali, o per lo meno le uniche differenze esistenti saranno irriconoscibili alle alte velocità.

Partendo da questi esempi, torniamo indietro nel tempo ed analizziamo i caschi più iconici della Formula 1, quelli che hanno fatto la storia e che si sono legati indissolubilmente al pilota che li ha indossati.
Casco di Ayrton Senna
Qualsiasi amante della Formula 1 lo riconosce. Semplice e sobrio, ma allo stesso tempo capace di suscitare grandi emozioni, soprattutto chi ha avuto la fortuna di vedere indossare quel casco da Ayrton Senna. Lateralmente, sul fondo giallo, predominano due strisce orizzontali (una verde, l’altra blu) che ricordano i colori della bandiera brasiliana.

Un tributo a questo casco iconico è stato offerto da Pierre Gasly in occasione dello scorso Gran Premio dell’Emilia-Romagna, disputatosi sul tracciato dove il brasiliano perse la vita.

Casco di Michael Schumacher
Altrettanto indimenticabile è il casco del Kaiser, che nel 2004 poteva fregiarsi di essere il pilota più vincente di sempre. Anche in questo caso il design è molto semplice – rosso con inserti bianchi – e richiama la livrea Ferrari di quegli anni; sul posteriore, invece, campeggiano i colori della bandiera tedesca che fanno da sfondo al Cavallino Rampante. Da notare le sette stelle sulla calotta, che possiedono un significato particolare.

Tendenzialmente il 7 è un numero sfortunato e per tale motivazione viene evitato dai piloti – a parte Kimi Raikkonen, ma questa è un’altra storia. Tuttavia, per Schumacher, le sette stelle erano una sorta di amuleto che lo accompagnavano sin dalle prime gare con la Benetton: un portafortuna che gli aveva suggerito un amico. Da escludere quindi l’ipotesi di un riferimento ai titoli mondiali: si tratta di una mera coincidenza.

E la calotta blu? Schumacher la mantenne nei primi anni in Ferrari, fin quando Barrichello non approdò a Maranello, nel 2000. Dato che entrambi possedevano un casco a fondo blu, Schumacher decise di cambiare colore per non creare confusione.
Il Kaiser, idolo indiscusso di Sebastian Vettel, è stato più volte omaggiato dal suo connazionale attraverso dei caschi celebrativi. L’ultimo è stato realizzato in occasione dello scorso Gran Premio di Germania, disputatosi al Nurburgring.

Casco di Mika Hakkinen
Parlando di Schumacher è impossibile non nominare Mika Hakkinen, il finlandese volante, che assieme al tedesco ha dato origine ad una delle rivalità più belle della Formula 1. Analogamente al casco di Senna, anche in questo caso i colori richiamano la bandiera nazionale del pilota.

In occasione del Gran Premio di Monaco 2018, Valtteri Bottas omaggiò il pilota di Vantaa con un elmetto dal design molto simile.

Casco di Fernando Alonso
Dopo un’assenza di 2 anni, Alonso è pronto a ritornare nel circus più motivato che mai. In tutti gli appuntamenti del mondiale il pilota di Oviedo ha sempre gareggiato con un casco a fondo blu, colore della bandiera asturiana, su cui risaltavano lateralmente tre bande alternate – rossa, gialla e rossa – che richiamavano la bandiera spagnola.

Questi tre colori – giallo, rosso e blu – lo accompagnano in tutte le sue avventure nel mondo a quattro ruote, sia in Formula 1 che in altre competizioni. Salvo qualche piccola variazione, infatti, il casco di Alonso è sempre rimasto pressoché invariato.

Casco di Niki Lauda
In questa raccolta non poteva mancare il casco che Niki Lauda utilizzò durante la stagione 1976, divenuto celebre dopo l’incidente al Nurburgring. Un casco molto semplice e pulito, in cui spiccano il rosso e il bianco della bandiera austriaca. Tanto semplice quanto memorabile: in pochi potranno dimenticare le gesta del “computer” sotto questi colori.


Casco di James Hunt
Come un sinolo aristotelico, è impossibile parlare di Lauda senza fare un doveroso riferimento a James Hunt. Il casco dell’inglese è probabilmente uno dei più belli e significativi degli anni ’70. Lo sfondo è monocromatico nero, mentre lateralmente spiccano tre bande (rossa, blu e gialla) che ricordano i colori della sua scuola universitaria di Wellington.

Anche in questo caso, gli omaggi da parte di piloti contemporanei non sono tardati. È il caso di Kimi Raikkonen, che in due occasioni cambiò il design del suo casco in onore del suo pilota preferito.


Casco di Sir Jackie Stewart
Tre volte vincitore del campionato, Sir Jackie Stewart è il campione iridato più anziano al mondo, nonché colui che si adoperò maggiormente per la sicurezza dei circuiti. Il suo elmetto è famoso: totalmente bianco con una fantasia scozzese che circonda la calotta. La scelta di questa fantasia non è casuale: è il tartan del suo clan, che Stewart aveva da sempre esibito con orgoglio.

Casco di David Coulthard
Rimanendo sempre in Scozia, ma spostandoci in avanti di qualche decennio, un altro pilota ha deciso di omaggiare la propria nazione con un casco particolare. Si tratta di David Coulthard, il cui casco (ad eccezione di alcuni cambiamenti a causa degli sponsor) è sempre stato a fondo blu con una croce di Sant’Andrea bianca sulla calotta.

Casco di Nigel Mansell
Impossibile non menzionare in questa raccolta Nigel Mansell, il leone d’Inghilterra, il cui amore per la terra d’origine lo ha portato a gareggiare con i colori nazionali in testa: l’ex poliziotto, vincitore del titolo all’età di 39 anni, ha sempre gareggiato sotto la Union Jack.

era bello quando i piloti avevano sempre lo stesso casco e potevi anche affezionarti e identificare il pilota con i suoi colori, oltre che a quelli della macchina. Uno dei miei caschi preferiti comunque è quello di Ignazio Giunti, che per gli anni 70 era veramente moderno.