Che fine hanno fatto i Rookie of the Year di MotoGP dal 2010 ad oggi?

Che fine hanno fatto i Rookie of the Year di MotoGP dal 2010 ad oggi?

11 Marzo 2021 0 Di Daniele Donzelli

Rookie of the year: un titolo che può lanciare un giovane ma può anche essere una prestazione occasionale di un pilota che poi non si conferma. Qual è stata l’evoluzione della carriera dei migliori esordienti a partire dal 2010 fino ad oggi?

Nota: i piloti che hanno corso poche gare da wild card negli anni precedenti saranno ugualmente Rookie. Allo stesso modo, chi ha corso solo qualche GP in quella stagione non sarà considerato tale, anche se all’esordio.

2010: Ben Spies

In questa stagione gli esordienti sono Hector Barberá, Hiroshi Aoyama, Marco Simoncelli, Alvaro Bautista, Ben Spies e Aleix Espargarò. A spuntarla è Ben, con la Yamaha Tech 3.

L’americano, già campione di Superbike nel 2009, chiude sesto con 2 podi. Nel 2011 passa al team factory Yamaha.

Si toglie la più grande soddisfazione in MotoGP ad Assen dello stesso anno, dove giunge primo al traguardo. Quinto in classifica, rimane nella stessa squadra anche per il 2012.

Non conclude mai sul podio, e si infortuna a fine anno.

Passato in Ducati, partecipa a due gare a inizio 2013, per poi non farcela. Una caduta nelle prove al suo ritorno, segna definitivamente il termine della sua stagione. A fine anno, annuncia il suo ritiro.

Spies, Rookie of the Year 2010
Ben Spies nel 2010

2011: Cal Crutchlow

I Rookie dell’anno sono Karel Abraham e Cal Crutchlow. Cal è davanti per 6 lunghezze rispetto a Karel. Il britannico guida la Yamaha Tech 3, deve ambientarsi e, nonostante sia il Rookie of the Year, non raggiunge risultati eccellenti. Chiude dodicesimo, con una quarta posizione come miglior piazzamento in gara.

Nel 2012, mostra grandi qualità, con 2 podi in Repubblica Ceca e Australia che ne sono la dimostrazione. È settimo in campionato con ben 151 punti. Dopo una stagione in cui si conferma con 4 podi e una quinta posizione in classifica piloti, passa alla Ducati. La coppia si rivelerà un fallimento, Cal ottiene un podio ma poco altro, si ritira addirittura in 8 occasioni.

Per il 2015 si accasa con la Honda LCR. Nel quinquennio 2015-2019 sale 12 volte sul podio, 3 di queste sul gradino più alto.

Nella classifica finale è sempre tra il settimo e il nono posto.

Il 2020 si rivela un disastro, anche a causa della scarsa competitività della Honda e di infortuni. Accumula solamente 32 punti. Dal 2021 sarà collaudatore Yamaha.

35 - Cal Crutchlow
Cal in sella alla Yamaha Tech 3

2012: Stefan Bradl

Michele Pirro, Yonni Hernandez, Stefan Bradl, Danilo Petrucci e Mattia Pasini sono i rookie.

Il migliore, risultata essere nettamente Bradl. Il tedesco, con la Honda LCR, è molto costante e chiude la stagione ottavo. L’anno dopo si migliora, e ottiene anche la pole e il secondo posto in gara negli Stati Uniti.

Nel 2014 cala leggermente, è nono, e non arriva mai a podio.

Dal 2015 inizia il declino. Passato alla Yamaha Forward, la stagione si rivela un disastro. In corso d’opera cambia e si accasa con l’Aprilia, moto con cui partecipa anche al campionato 2016. In queste 2 annate conclude diciottesimo e sedicesimo.

Dal 2018 diventa collaudatore Honda, e nel 2020 ha l’occasione di correre quasi un anno intero in qualità di sostituto dell’infortunato Marc Marquez. A dir poco, la stagione è pessima.

Un peccato, perché Bradl sembrava un talento che poteva arrivare tra i grandi della categoria, ma si è perso negli anni.

Stefan Bradl 2012
Bradl al suo primo anno

2013: Marc Marquez

Il nome del Rookie of the Year 2013 è già noto a tutti, è quello di Marc Marquez. La spunta su Andrea Iannone, Bradley Smith, Claudio Corti, Micheal Laverty, Bryan Staring, Lucáš Pešek.

Lo spagnolo, all’esordio, riesce ad ottenere addirittura la vittoria titolo piloti, di 4 punti su Lorenzo. Negli anni successivi Marc ha ottenuto nuovamente la vittoria del campionato nel 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019.

Ora è infortunato e aspettiamo di capire quando e in che condizioni tornerà in pista questa stagione.

Marquez Rookie of the Year
Marc Marquez nella stagione 2013

2014: Pol Espargarò

Nell’elenco degli esordienti compaiono Scott Redding, Mike Di Meglio, Pol Espargarò e Broc Parkes.

È Pol che conquista il titolo di Rookie of the Year. Lo spagnolo, campione del mondo Moto2 nel 2013, si classifica sesto. Ancora, per la terza volta sui 5 anni finora citati, di mezzo c’è la Yamaha Tech 3.

Dopo altri 2 anni simili a questo in Yamaha, passa alla neonata KTM. Nel triennio 2017/2019 arranca nelle posizioni intorno alla decima, anche se a Valencia 2018 ottiene il suo primo podio in classe regina, nonché il primo della casa austriaca.

Prima dell’inizio della stagione 2020, Pol firma un contatto con la Honda HRC per il 2021. Ma il caso vuole che il 2020 segni l’esplosione della KTM, che porta Espargaro a raggiungere ben 5 volte il podio, e 2 la Pole Position.

Ma ora, la testa è alla nuova avventura in casa Honda, dove lo spagnolo vuole dimostrare ancora una volta tutto il suo valore.

Pol nel 2014
Pol Espargaro con la sua Yamaha nel 2014

2015: Maverick Viñales

I Rookie della stagione sono Jack Miller, Loris Baz, Eugene Laverty e Maverick Viñales. Quest’ultimo risulta il migliore, in sella alla Suzuki. È un’annata in cui si ambienta, ed è dodicesimo.

Nel 2016 migliora molto, vincendo una gara ed arrivando terzo in 3 occasioni.

La vera esplosione arriva a inizio 2017. Accasatosi con la Yamaha, Maverick conquista 3 dei primi 5 appuntamenti mondiali. Da questo momento, le sue prestazioni calano. È, sì, un top rider, ma non si dimostra mai realmente competitivo come Anti-Marquez o contenente al titolo. Dal 2017 conclude i campionati in terza, quarta, terza e sesta posizione, sempre con la Yamaha.

Frenato troppo spesso dalle difficoltà a gestire la psicologia, deve dare conferme nel 2021, dimostrando di saper crescere e migliorare.

Il miglior Rookie 2015, Maverick Viñales

2016: Tito Rabat

L’unico Rookie del 2016 è Esteve “Tito” Rabat. Campione del mondo di Moto2 nel 2014, è una delusione in MotoGP.

I primi 2 anni con la Honda Marc VDS, poi con la Ducati Avintia, non risulta mai competitivo, anche se, c’è da dirlo, il mezzo non è mai stato dei migliori.

Una parentesi positiva la ha nel 2018, ma è costretto a saltare le ultime 8 gare per infortunio. Riesce comunque ad ottenere lo stesso bottino di punti dell’anno precedente.

A fine 2020 si ritira dalla MotoGP, con una diciannovesima posizione come miglior piazzamento nel campionato piloti. Un peccato per un campione del mondo di Moto2.

Tito Rabat nell'anno dell'esordio
Tito Rabat con la Honda Marc VDS

2017: Johann Zarco

I “contendenti” al titolo di Rookie of the Year sono Alex Rins, Jonas Folger, Sam Lowes e Johann Zarco. Quest’ultimo lo conquista. Ancora una volta un pilota in sella alla Yamaha Tech 3.

Il francese ha una stagione d’esordio ottima, in cui ottiene 2 Pole e 3 podi. Con 174 punti guadagna il sesto posto in campionato. Il 2018 è molto simile: 3 podi, 2 Pole e sesta posizione.

È per il 2019 che fa una scelta sbagliata. Passa alla KTM. Questa stagione sarà un disastro totale, con tanto di litigo e addio a stagione in corso.

Zarco però, trova la forza di ripartire, e si trasferisce alla Ducati Avintia, con vari supporti, per il 2020. Annata che è caratterizzata da alti (come il podio a Brno) e bassi (come il pauroso incidente con Morbidelli in Austria), ma tutto sommato di buon livello.

Nel 2021 è equipaggiato con una Ducati Pramac con moto ufficiale, e vedremo cosa ci riserverà.

Johann Zarco, Rookie of the Year 2017
Zarco, Rookie of the Year 2017

2018: Franco Morbidelli

Gli esordienti di questa stagione sono Franco Morbidelli, Thomas Lüthi, Xavier Simeon e Hafyzh Syarhin e Takaaki Nakagami. Franco ha la meglio, nonostante una moto tutt’altro che competitiva, la Honda Marc VDS e la relativa quindicesima posizione nel mondiale.

L’italiano è fortunato, perché l’anno dopo il sul team viene sostituito dalla Yamaha Petronas, decisamente migliore. Arriva 4 volte quinto ma la sua stagione non è al livello del compagno Quartararo. Conclude decimo in classifica.

Fa molto meglio nel 2020, quando con 3 vittorie, 2 altri podi e 2 pole position, conquista 158 punti e si laurea vicecampione dietro a Mir. Ci si aspetta molto da lui nella stagione che arriva.

Franco Morbidelli nel 2018
Morbidelli alla guida della Honda

2019: Fabio Quartararo

A vincere il titolo nel 2019 è la sorpresa francese Fabio Quartararo, in sella alla Yamaha Petronas, che supera Francesco “Pecco” Bagnaia, Joan Mir e Miguel Oliveira.

Ben 5 volte in pole position, Fabio è “l’eterno secondo” della stagione. Chiude 5 volte in questa posizione ma non arriva sul gradino più alto del podio. In campionato è quarto.

Il 2020, iniziato però con 2 vittorie a Jerez, sarà un anno fallimentare per il pilota Yamaha. Vince anche a Barcellona, ma gli altri risultati sono disastrosi. Arriva solo ottavo in classifica piloti.

Passa comunque al team ufficiale dal 2021, e dovrà farci vedere di che pasta è fatto.

Quartararo nel 2019, anno del suo debutto in MotoGP
Fabio Quartararo, la rivelazione 2019

2020: Brad Binder

Gli esordienti 2020 sono Brad Binder, Iker Lecuona e Alex Marquez. Il primo vince il premio, con la KTM factory. Alla sua terza gara regala la prima vittoria alla casa austriaca, che è ovviamente anche la sua prima in MotoGP. Chiude la stagione undicesimo.

Vedremo come proseguirà la sua carriera.

Come è possibile osservare a lanciare questi Rookie è stata 5 volte la Yamaha, 4 la Honda, 1 la Suzuki e 1 la KTM.

Sarà molto curioso sapere chi tra Bastianini, Marini, Martin e Savadori vincerà il premio, ma sarà ancor più interessante vedere come si evolverà la sua carriera negli anni futuri.

Binder con la KTM
Brad Binder con la KTM 2020

+ posts