Antonio Giovinazzi e la Formula E: un matrimonio problematico
7 Giugno 2022Il nativo di Martina Franca ha scelto l’approdo in Formula E dopo aver perso il posto in Alfa Romeo, in favore del Cinese Guanyu Zhou. La sua stagione non ha prodotto però dei buoni risultati fino ad ora.
L’arrivo a Novembre
Antonio Giovinazzi firma con Dragon Penske nel mese di Novembre, pronto per iniziare questa sua nuova avventura in un campionato quasi totalmente nuovo per lui, nonostante avesse effettuato un test con la Virgin nel 2018 a Marrakech.

I test di Valencia pongono davanti a lui le prime difficoltà, infatti Antonio ha non pochi problemi ad adattarsi alla monoposto del team di Jay Penske, ma rimane comunque ottimista sul futuro, dicendo che prima o poi l’adattamento arriverà.
Oltre alle difficoltà in pista però, all’interno del team l’ambiente non è dei migliori. Gary Holland, il team principal di Dragon, decide di levare le tende e andarsene, quando i test non sono neanche terminati.
Questa situazione delicata non aiuta di certo Antonio, che sicuramente si aspettava dei giorni migliori dopo l’approdo in squadra.
Quando The Race gli chiese il perché avesse firmato proprio con Dragon, che si lasciava alle spalle un passato non proprio roseo dopo un penultimo piazzamento nella classifica costruttori nel 2020 ed anche nel 2021, dove riuscirono a salire sul podio con Nico Muller ed ottenere 47 punti in tutto l’arco della stagione, Giovinazzi rispose: “Hanno avuto delle difficoltà negli ultimi tempi, ma in Formula E ci sono sempre sorprese. Non sai mai cosa potrebbe accadere”.
“Ho poi scoperto di aver perso il posto in Formula 1 solo a Novembre. Non è stato sicuramente una bella situazione, ma ora sono contento di poter competere in questo campionato. Sono molto motivato e sono anche contento di lavorare per un team del calibro di Dragon, che un po’ di anni fa si dimostrò davvero competitiva vincendo anche delle gare. Spero di ottenere degli ottimi risultati con loro”.
Un Antonio che quindi si rivelava molto ottimista riguardo al suo futuro in questo campionato, che però non inizierà nel migliore dei modi.
Un debutto molto negativo
Il debutto di Giovinazzi in Formula E si rivela però molto negativo ed al di sotto delle aspettative.
La macchina non è molto competitiva, ed infatti sia lui, che il suo compagno di squadra Sette Camara rimangono sempre ancorati alle ultime posizioni.
Sia in gara 1, che in gara 2, Antonio incontrerà tempi duri e conclude 20° in entrambe le gare, sempre dietro al compagno Sette Camara che invece arriva prima 15° e poi 17°.

Antonio alla fine del weekend motiva il suo debutto non esaltante, dicendo che per lui fosse principalmente “un test”, e che il suo intento fosse di completare più giri possibili per adattarsi sempre di più alla nuova vettura.
Il prosieguo della stagione
Il prosieguo della stagione non è di certo migliore, infatti Antonio si trova sempre tra le ultime posizioni ogni weekend.
Giovinazzi è in chiara difficoltà: in Messico ha dei problemi e si ritira, nel weekend casalingo a Roma arriva 19° in gara 1, ed in gara 2 avviene il secondo ritiro stagionale dopo aver colpito le barriere.

A Monaco la situazione migliora leggermente. In gara riesce ad ottenere il 16° posto finale, che fino ad ora, rappresenta il suo miglior risultato ottenuto quest’anno.
Durante il weekend monegasco, Giovinazzi ha parlato di motivazione e fiducia, che in lui non mancavano di certo dopo tutte le recenti difficoltà.
“La motivazione e la fiducia non mancano mai, specialmente dopo i momenti difficili come questi. Hanno bisogno di essere sempre al massimo perché desideri sempre di migliorare gara per gara. Il weekend a Roma è stato molto difficile per me, in quanto si trattava di un ritorno dopo una lunghissima pausa di 2 mesi”.
A Jakarta le FP1 e le FP2 vanno molto bene, Antonio Giovinazzi conclude infatti la seconda sessione di prove in top 10, ma in qualifica viene fermato da dei problemi tecnici, che gli impediscono di scendere in pista e far segnare un tempo valido.
In gara poi Antonio prima soffre un contatto con il compagno di squadra nelle prime battute della gara, e poi esaurisce completamente la batteria quando mancano 5 giri alla fine, a causa di una strategia molto aggressiva definita pazza dalla stessa Dragon, in cui Giovi ha spinto tantissimo fino ad arrivare appunto all’esaurimento dell’energia presente nella sua batteria.
L’ennesimo risultato deludente per il pilota italiano, la cui situazione non sembra migliorare dopo il piccolo sussulto avuto per le strade di Montecarlo.
Il box Dragon ce la mette tutta, lavora sempre al massimo e spera di avere tempi migliori nella seconda parte di stagione, in cui i circuiti come Londra e Seoul potrebbero aiutarli a raggiungere la top 10. Antonio ha dalla sua il lavorare con un ingegnere di pista di grande esperienza e caratura come Connor Summerville, che in passato ha lavorato prima con Alex Lynn e poi con James Calado.
Le speranze sono tante e non mancano, i risultati purtroppo invece si.