Haas: quali risultati potrà raggiungere il team statunitense?
10 Marzo 2021Analizziamo brevemente la situazione in casa Haas e quali saranno gli obiettivi nel 2021 per la scuderia con sede a Banbury
La presentazione della nuova Haas VF-21 ha sollevato molte critiche per via della livrea che richiama la bandiera russa, bandita dalla WADA in seguito al caso doping. Sorvolando le polemiche, vediamo nel dettaglio la nuova vettura del team e proviamo a fare il punto della situazione.
Le parole di Gene Haas e Gunther Steiner
Per stessa ammissione di Gene Haas, la scuderia sta lavorando in ottica 2022 con la speranza di recuperare competitività e rientrare nel gruppo di mischia. “Le ultime due stagioni sono state abbastanza complicate, ma siamo rimasti concentrati, soprattutto su quelli che saranno i nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2022” ha dichiarato l’imprenditore statunitense.
Anche Gunther Steiner non ha nascosto le intenzioni della scuderia: “Sarà una anno finalizzato all’apprendimento. I piloti sono giovani e dovranno fare esperienza, mentre noi dovremo fare un buon lavoro in vista del futuro. Non presteremo molta attenzione allo sviluppo della VF-21. Le nostre energie saranno focalizzate sul 2022“.

Aspetti tecnici
La VF-21 sarà dunque una copia leggermente evoluta della precedente VF-20, sebbene l’unica cosa che sembra cambiare, al momento, è solo la livrea.

Importanti novità potrebbero arrivare riguardo la PU Ferrari. Leclerc ha già espresso il suo cauto ottimismo circa il lavoro svolto a Maranello per sviluppare il nuovo motore, che dovrebbe parzialmente recuperare il deficit mostrato lo scorso anno. I risultati ottenuti al banco di prova fanno sorridere la Rossa e in particolar modo Binotto, che promette maggiore potenza e velocità in rettilineo.
Anche Russell teme i possibili aggiornamenti della PU Ferrari. L’inglese crede che gli aggiornamenti possano in qualche modo sfavorire la Williams che, negli ultimi anni, ha lottato proprio con i motorizzati Ferrari. “Non è un segreto che il motore Ferrari sarà più competitivo quest’anno, questo ci mette in difficoltà” ha raccontato il pilota Williams in un’intervista.

Tutti indizi che lascerebbero presagire discreti miglioramenti, come ha evidenziato Steiner, ma non è tutto oro ciò che luccica. Le stringenti regole anticovid inglesi hanno impedito ai motoristi italiani di raggiungere Banbury ad inizio febbraio, rimandando dunque l’accensione delle PU a ridosso dei test prestagionali in Bahrain. Tanto lavoro ma poco tempo a disposizione: non di certo una situazione ottimale per il team statunitense, costretto già agli inizi a fare gli “straordinari” per lavorare sulla vettura.
Le impressioni dei piloti Haas
Alla sua prima esperienza nella massima serie automobilistica, Mick Schumacher si appresta a riportare in Formula 1 lo storico cognome tedesco, dopo una lunga assenza. E lo farà in qualità di campione del mondo di Formula 2. “Sono molto felice di portare questo cognome, e sono molto felice di riportarlo in Formula 1” – ha spiegato Mick – “Per me è motivo d’orgoglio. È come una spinta e mi dà motivazione ogni giorno“.

Grande attesa, dunque, per il figlio del sette volte campione del mondo, anche se Ralf Schumacher mette in guardia i tifosi: “Trovo inappropriati i paragoni tra Mick e suo padre. Occorre dare a Mick il tempo per abituarsi alla F1 e alle nuove piste. Il suo obiettivo sarà quello di imparare il più possibile e di fare meglio del compagno di squadra: il resto verrà col tempo“. Anche Toto Wolff è dello avviso: a Mick serve molto tempo e poca pressione.

Aspettative alte anche per Nikita Mazepin, 22 anni, reduce da una buona annata in Formula 2 – dove ha raccolto 2 vittorie e 4 seconde piazze, che gli sono valsi la quinta posizione nel mondiale. Il pilota russo, reo di alcuni comportamenti offensivi, non è di certo il pilota più amato del circus, tuttavia vuole dimostrare al pubblico il suo talento e vuole ripagare la fiducia mostrata dai vertici Haas. “Mentalmente sarà una sfida completamente diversa rispetto alle stagioni precedenti. Ci saranno 23 weekend di gara e non è qualcosa a cui sono abituato: non ho mai dovuto volare così tanto o attraversare così tanti fusi orari. Le gare sono più lunghe, con più giri e con maggiore dispendio fisico” ha dichiarato il moscovita.

Cosa aspettarsi nel 2021
La situazione casa Haas non è di certo idilliaca. Gli statunitensi, che nel 2018 hanno conquistato il quinto posto nel campionato costruttori, da due anni sembrano aver perso la loro competitività iniziale. Salvo stravolgimenti, la vettura che si iscriverà al campionato 2021 sarà una fotocopia della VF-20, e anche le prestazioni saranno in linea con quelle dello scorso anno: pochi punti e lotta per le ultime posizioni.
Addirittura, le Haas potrebbero essere le ultime vetture del lotto – nel caso in cui Williams continui il trend positivo dimostrato lo scorso anno – e di certo l’assenza di un pilota esperto non aiuterà lo sviluppo delle monoposto durante la stagione.

Per Schumacher e Mazepin, dunque, la prima esperienza in Formula 1 potrebbe trasformarsi in un incubo ad occhi aperti: la speranza è che i due piloti riescano a dimostrare in pista il loro talento.
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